
Cesare perduto nella pioggia
Chi ha superato i quarant’anni avrà sentito, almeno una volta, la seguente frase cantata da Francesco De Gregori: e Cesare perduto nella pioggia sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina….
Chi ha superato i quarant’anni avrà sentito, almeno una volta, la seguente frase cantata da Francesco De Gregori: e Cesare perduto nella pioggia sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina….
L’altro giorno sono sceso in cantina a dare una “sistemata”…..
Levando di mezzo una vecchia coperta è saltata fuori una vecchia e tarlata cassapanca, praticamente da buttare.
La apro e a parte l’odore di naftalina andata a male scorgo sul fondo una scatola di latta dei biscotti Plasmon.
Vi ricordate? Quella gialla…
Comincia così uno dei tanti racconti scritti da quel genio di George Simenon che hanno come protagonista il Commissario Jules Maigret capo della polizia giudiziaria di Parigi…
«Gli perdono d’avermi sfruttata, rovinata, umiliata. Gli perdono tutto, perché ho amato.» Eleonora Duse Era lunedì di Pasqua del 1924, Eleonora Duse si spegneva, sola,
Sono trascorsi troppi anni, da quella tua ultima lettera.
Troppo tempo che segna la tua assenza nella mia ormai vecchiaia che si tende stanca al nuovo secolo, tremante come queste mie povere mani, da nuove tensioni nazionali.
Mio fedele amico, quanti eventi della mia vita, hanno patito del sordo vuoto della tua mancanza, ma con il senno che il tempo cortese dona, ho recepito la meraviglia di una fratellanza e amicizia…
Esiste il ladro gentiluomo? Trovando o forse meglio dire volendo trovare una risposta affermativa, una seconda domanda ci appare all’orizzonte: perché i briganti hanno un
“Guaah!” Emise l’ultimo conato, alzò la testa, e pulendosi gli angoli della bocca, disse: “Grazie per esservi fermato”. Poi fissò il coetaneo: “Ieri pomeriggio al
Perennemente affezionato alla sua divisa d’ordinanza rossa bordata di pelliccia bianca, Babbo Natale, o Santa Claus, come lo chiamano gli anglosassoni, ogni notte della vigilia di Natale ha l’abitudine tutta particolare d’involarsi su di una fantasmagorica slitta trainata da renne volanti, allo scopo di distribuire doni ai bambini di tutto il mondo…
Castigava il suo aspetto fisico in tutti i modi, come una ragazza che sia stata giovane e bella e che, delusa da un matrimonio mancato, si ostina a travestirsi da vecchia zitella. Questo il ritratto che Giuseppe Trevisani ci fornisce nei riguardi di Pavese, ed osservando alcune vecchie fotografie in cui è ritratto risulta innegabile la sincera limpidezza della sua analisi. Sembra quasi di scorgerlo nell’appartamento della sorella in via Lamarmora a Torino…
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