Simone de Bernardin

Primo articolo per i viaggiatori ignoranti 5 novembre 2014. Simone De Bernardin nasce a Verbania sul Lago Maggiore il due settembre 1989. Fin dalla tenera età, dimostra di essere un bambino molto introspettivo, riflessivo e creativo, passa le sue giornate a inventare, osservare, riflettere e a domandarsi i perché dell’esistenza e tutto ciò che riguarda la vita e la natura. Verso la fine delle scuole elementari, comincia a scrivere appunti, riflessioni e poesie su ciò che gli accade e su ciò che lo circonda raccogliendole tutte in un grosso raccoglitore dove continua tutt’oggi a scrivere. Il primo anno di scuola media riceve la sua prima macchina fotografica con la quale comincia a scattare e a sperimentare la fotografia e da subito s’innamora del bianco e nero per la sua capacità espressiva di cogliere l’essenza delle cose.Studia fotografia e comincia a realizzare immagini e poesie che toccano temi tipici del Romanticismo di cui egli si sente attratto e che ne condivide i principi quali, il tema dell’infinito, il sentimento, il mistero, l’inconscio, la natura e il rapporto tra vita e morte. Nel 2012, realizza la sua prima mostra fotografica, presso il Comune di Verbania, e successivamente partecipa al concorso Il Segno dove viene segnalato come giovane artista, esponendo le sue opere a Venezia presso Palazzo Zenobio e successivamente a Milano presso la Galleria Zamenhof. Nel 2013 raccoglie un\’insieme di sue poesie in un libriccino dal titolo Animam Meam. Nel 2014 termina il suo primo romanzo Lettere.

I MIEI ARTICOLI

Milano e le sue origini

Miti e leggende spesso prendono il posto della realtà, per esaltarne il vissuto, le gesta vittoriose o meglio per infangare le violenze commesse, nasconderle al buio, dove la storia non le potrà più evocare. Ricoprendo quel sangue versato di gloria e splendore. Durante l’Età del Ferro (diffusa prima nel Nord Italia e poi nel resto dell’Europa 7° sec. a.C.) la regione padana fu abitata dalle civiltà golasecchiane che fungevano come centro nevralgico, commerciale e strategico tra gli Etruschi e le popolazioni transalpine. Molto probabilmente anche Milano fu fondata da questa popolazione, che lascia le sue tracce nell’area di Palazzo Reale e del Policlinico….

L’odio cammina per le strade d’Europa

Trai nella precarietà dell’esistenza,in quella sua tiepida carezzadi consapevolezza vitale,come l’odio trovi nell’umana naturamarciume da ardere,nutrirsi e divampare negli animi assopiti;nei cuori spenti al disincanto

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La misteriosa morte dell’aviatore francese Antoine de Saint-Exupèry

Era il 31 luglio del 1944, sul finire della Seconda Guerra Mondiale. Lo scrittore Antoine de Saint-Exupèry, esperto aviatore e amante del volo, era divenuto capitano di complemento e si arruolò nell’ Armèe de l’air, fu destinato ad una squadriglia di ricognizione aerea…

Il mostro di Ravenna, tra mito e leggenda

Ravenna 8 marzo 1512, un bambino “mostruoso” viene messo al mondo da una monaca gravida di un frate.  L’aspetto del fanciullo incute terrore e sgomento tra i testimoni.  Papa Giulio II, ordina che venga subito abbandonato nel bosco, e che la sua sorte sia lasciata in mano a Dio…

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Terrore barbaro, i Macrocephali

I barbari posero nei confini dell’impero romano una minaccia costante di invasione.
Essi terrorizzavano l’impero per i continui flussi di popoli che migravano verso l’impero per sfuggire a fame e miseria e alle continue migrazioni e agitazioni di altri popoli barbari….

Discobolo di Mirone: amore folle ariano

L’esaltazione del corpo, connesso alla mente pensatrice. 
La scoperta ossessiva del vero ; l’anatomia umana. Il movimento. 
Il bello celato nel bisogno incomprensibile di equilibro, della sua ricerca. Della sua frenesia ottenuta nel brivido del vuoto….

Siede accanto a Cristo. Il cenacolo di Leonardo: il suo amante è qui!

1495-1498 Milano, Convento di Santa Maria delle Grazie, ex refettorio adiacente. L’affresco tradizionale andava contro la sua natura meditativa, riflessiva e mutevole. Egli amava tornare sui suoi lavori per modificarli, stravolgerli o intensificarli. Le pareti esigevano velocità nella stesura a causa dell’essiccazione dell’intonaco. Il muro con la sua venatura statica era un limite espressivo, l’opacità che rifletteva, non donava la luce, che l’olio su tela emetteva….

Tra macabro, profano e spiritismo

’impossibilità umana, di porre un arresto alla morte, al degrado naturale del corpo dopo il decesso, è stata sempre fonte di paura e terrore da parte della società che sin dai suoi albori ha cercato un rimedio per sfuggir a tale processo, che spesso portava malattie, ed altra morte.
Un esempio comune è l’arte della mummificazione, nella quale si cercava di mantener il corpo più integro possibile

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