
«2015, Je suis Bataclan»
Il punto di vista va scelto. E scelgo quello basso, quasi rasoterra.
È il punto di vista dei morti…..
Il punto di vista va scelto. E scelgo quello basso, quasi rasoterra.
È il punto di vista dei morti…..
E ogni volta piango di dolore per L’Aquila e per l’Abruzzo, terra superba popolata da gente magnifica, che mai mi ha fatto sentire straniero o estraneo alle sue meraviglie…..
E grazie di tutto, per noi che ti conoscevamo e anche per tutti quelli che non ti hanno mai conosciuto e per quelli che non lo capiscono e non lo capiranno mai, perché se in questo mondo esistono ancora persone degne di rispetto e capaci di coraggio e umanità è perché sono esistite persone come te…..
Un condor che volteggia fra le falesie del Grand Canyon non si può raccontare.
Si può solo guardare e piangere per tutta la bellezza che hai di fronte.
Ottantacinque persone aspettano di partire, e partiranno per non tornare mai più…..
Le sue foto sono ancora oggi una enciclopedia mozzafiato delle meraviglie del nostro pianeta e un romanzo inesauribile su quale dovrebbe essere il vero rapporto dell’uomo con la natura….
“Perché la gente forse aveva visto qualcosa, ma non parlava. E i nazisti quando non sapevano che fare sparavano”…
È il 4 Giugno del 1944.
Il Colosseo, le arcate aperte sul cielo, appare stanco. Soffre con la sua città e la sua gente da mesi in ostaggio dell’occupante, minacciata, torturata, inseguita, uccisa, affamata. ….
Era il 1976 quando un giovane Francesco De Gregori, fresco del successo clamoroso del suo album “Rimmel”, diede alle stampe un nuovo album. Fra le tracce del disco c’era una ballata dall’apparenza quasi infantile, simile ad una cantilena della buonanotte, ma il cui titolo già denunciava inquietanti risvolti: “L’uccisione di Babbo Natale”. …
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