Alessandro Borgogno

Vivo e lavoro a Roma, dove sono nato il 5 dicembre del 1965. Il mio percorso formativo è alquanto tortuoso: ho frequentato il liceo artistico e poi la facoltà di scienze biologiche, ho conseguito poi attestati professionali come programmatore e come fotoreporter. Lavoro in un’azienda di informatica e consulenza come Project Manager. Dal padre veneto ho ereditato la riservatezza e la sincerità delle genti dolomitiche e dalla madre lo spirito partigiano della resistenza e la cultura millenaria e il cosmopolitismo della città eterna. Ho molte passioni: l’arte, la natura, i viaggi, la storia, la musica, il cinema, la fotografia, la scrittura. Ho pubblicato molti racconti e alcuni libri, fra i quali “Il Genio e L’Architetto” (dedicato a Bernini e Borromini) e “Mi fai Specie” (dialoghi evoluzionistici su quanto gli uomini avrebbero da imparare dagli animali) con L’Erudita Editrice e Manifesto Libri. Collaboro con diversi blog di viaggi, fotografia e argomenti vari. Le mie foto hanno vinto più di un concorso e sono state pubblicate su testate e network nazionali ed anche esposte al MACRO di Roma. Anche alcuni miei cortometraggi sono stati selezionati e proiettati in festival cinematografici e concorsi. Cerco spesso di mettere tutte queste cose insieme, e magari qualche volta esagero.

I MIEI ARTICOLI

«2015, Je suis Bataclan»

Il punto di vista va scelto. E scelgo quello basso, quasi rasoterra.
È il punto di vista dei morti…..

L’Aquila era bella…

E ogni volta piango di dolore per L’Aquila e per l’Abruzzo, terra superba popolata da gente magnifica, che mai mi ha fatto sentire straniero o estraneo alle sue meraviglie…..

Era mio zio….

E grazie di tutto, per noi che ti conoscevamo e anche per tutti quelli che non ti hanno mai conosciuto e per quelli che non lo capiscono e non lo capiranno mai, perché se in questo mondo esistono ancora persone degne di rispetto e capaci di coraggio e umanità è perché sono esistite persone come te…..

10:25

Ottantacinque persone aspettano di partire, e partiranno per non tornare mai più…..

Via Rasella

“Perché la gente forse aveva visto qualcosa, ma non parlava. E i nazisti quando non sapevano che fare sparavano”…

Giovanna corre…

È il 4 Giugno del 1944.
Il Colosseo, le arcate aperte sul cielo, appare stanco. Soffre con la sua città e la sua gente da mesi in ostaggio dell’occupante, minacciata, torturata, inseguita, uccisa, affamata. ….

L’uccisione di Babbo Natale

Era il 1976 quando un giovane Francesco De Gregori, fresco del successo clamoroso del suo album “Rimmel”, diede alle stampe un nuovo album. Fra le tracce del disco c’era una ballata dall’apparenza quasi infantile, simile ad una cantilena della buonanotte, ma il cui titolo già denunciava inquietanti risvolti: “L’uccisione di Babbo Natale”. …

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