Di fake news se ne sente parlare ogni giorno ai nostri tempi.
E pensiamo sia un fatto che riguarda solo il presente. Sbagliando…
Infatti la storia è piena di notizie false circa qualche evento o qualche personaggio che si sono tramandate nei secoli da essere considerate verità storiche anche se il più delle volte così non sono.
Quando sentiamo parlare di Medioevo, lo immaginiamo come un’epoca oscura, fatta di soprusi e tirannide, di epidemie e ignoranza.
In realtà il Medioevo fu un’epoca caratterizzata da una grande produzione culturale, scoperte scientifiche e architettoniche, complessi e attenti codici giuridici.
Tra le tante inesattezze e falsità storiche giunte fino a noi c’è quella dello Ius Primae Noctis.
Ogni volta che vediamo un film o una serie tv ambientata nel Medioevo, dove l’antagonista è un feudatario, ovviamente presentato come un tiranno sanguinario e sopraffattore, c’è sempre di mezzo lo Ius Primae Noctis, ovvero il diritto del cattivo potente di turno di giacere con la neo sposina del contadino la prima notte di nozze.
Nulla di più storicamente falso.
L’idea che nel Medioevo la violenza carnale fosse legittimata dalla legge per i feudatari è una falsità iniziata a circolare tra le classi popolane per screditare i signori feudali.
Infatti non esistono prove dell’esistenza di questo genere di Ius Primae Noctis.
L’unica testimonianza che abbiamo è uno scritto custodito presso l’abbazia di Mont Saint Michel in cui si racconta, a mo’ di poemetto in versi, la dura vita del contadino che doveva sottostare ai voleri e ai soprusi del proprio signore, anche a far giacere la propria neo sposa con lui.
Ma questo in realtà è un poema satirico che prende di mira i potenti del tempo.
Non solo, nei ben documentati archivi del Regno di Spagna non si trovano tracce di questo genere di “diritto”. L’unica testimonianza è attribuita ad un trattato di pace risalente al XV secolo, sottoscritto tra i signori feudali spagnoli e i contadini, nel quale veniva citata dai contadini stessi la richiesta di eliminare “cattive usanze” quali il diritto per il signore “nella prima notte che il contadino prendeva moglie, di dormire con questa”; affermazione smentita in varie dichiarazioni, documenti e trattati stipulati in precedenza tra contadini e feudatari, i quali dichiaravano che non erano a conoscenza di usanze simili.
Ma allora lo Ius Primae Noctis non è mai esistito?
Certo. Ma non come lo possiamo immaginare.
Sebbene sia innegabile che probabilmente questo genere di abusi fosse messo in pratica da qualche signore feudale, lo Ius Primae Noctis era piuttosto un tributo sotto forma di raccolto, pollame, bestiame o altra natura, che veniva donato dal contadino al signore feudale come “pagamento” affinché ricevesse il permesso e la benedizione per sposare la fanciulla amata.
La leggenda nera dello Ius Primae Noctis è stata alimentata soprattutto durante l’Illuminismo quando non solo bisognava descrivere il Medioevo come un’epoca di barbarie, sopraffazione, ignoranza e brutalità ma bisognava anche screditare i nobili e il sistema feudale sul quale di era fondata la società fino ad allora e su cui erano fondate le monarchie del tempo.