Molti appassionai di trekking e di arrampicata conoscono il lago di Agaro e le meravigliose montagne che lo circondano.
Forse non tutti sanno però che, un tempo, prima che la diga che ha formato il lago fosse completata e che l’invaso venisse colmato nel 1940, in quella piana verdeggiante sorgeva un villaggio Walser, Agaro, il comune più alto dell’Ossola.
Quando il governo comunicò con una lettera all’allora sindaco di Agaro, Giulio Tonzi, la decisione di costruire una diga che imprigionasse le acque del rio Pojala, del Rio Topera e del Rio Bionca, gli Agaresi non poterono far altro che, poco alla volta, lasciare tristemente quella piana, che per quasi sette secoli era stata la loro casa.

Oggi Agaro vive ancora nel cuore dei discendenti di quelle genti, grazie alla volontà di chi per alcuni mesi all’anno abita le poche baite rimaste e grazie al pastore che produce un ottimo formaggio lungo le rive del lago.
Se passerete ad Agaro, dopo aver percorso a piedi una galleria di circa 2 km, troverete un luogo silenzioso e magico in cui potervi rigenerare e magari faremo quattro chiacchiere insieme ammirando il lago….
Potete approfondire la storia di Agaro leggendo l’articolo scritto da me e pubblicato su questo sito