Da sempre, il mese di marzo segna il passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile.
Le giornate si allungano e le temperature aumentano, permettendo la ripresa delle attività umane.
Anticamente, proprio per il migliorare delle condizioni meteorologiche, questo era il periodo in cui iniziavano o riprendevano le guerre; da qui il nome: “Marzo”, da “Marte” il dio della guerra.
Proprio per questo inizio delle attività umane, marzo era considerato dagli antichi come il primo mese dell’anno.
Però non solo i Romani attribuirono a Marte il mese di marzo; tracce di questa dedicazione le abbiamo fin dai tempi degli antichi Etruschi che, come i futuri romani, avevano un dio della guerra chiamato Laran. Anch’egli indossava corazza, elmo, schinieri e portava lancia e scudo.
L’equipaggiamento con cui veniva rappresentato Laran era tipico dell’equipaggiamento degli aristocratici, non di soldati attivi sul campo. Si può presumere che, a differenza di quello che potremmo pensare, Laran era più una divinità della guerra vista sul lato degli ideali eroici, una figura da imitare.
Col tempo, il dio Laran venne poi assimilato al dio Ares greco e al dio Marte dei romani.
Marzo è anche il mese dell’equinozio di primavera, quando il sole si allinea alla linea dell’Equatore, allungando le giornate e facendo durare le ore di luce tanto quanto le ore di buio. Lo stesso che accade a settembre con l’equinozio d’autunno, nelle stesse giornate (intorno al 20 del mese).
