Siamo nel 1972, 12 dicembre.
Marie-Hélène de Rothschild è la moglie del barone Guy de Rothschild, capo della banca de Rothschild Frères. La donna era famosa per organizzare feste indimenticabili a cui partecipavano i personaggi più famosi e in voga del momento, da Andy Warhol, Yves Saint Laurent, Grace di Monaco.
Marie-Hélène però superò se stessa: grazie all’enorme fortuna di cui disponeva, decise di organizzare il ballo in maschera che segnò l’immaginario collettivo nei successivi decenni.
I due Rothschild erano ritenuti anticonformisti. Lui, ebreo, abbandonò la presidenza della comunità ebraica di Parigi per sposare la donna, cattolica, che si fece fare una dispensa papale per convolare a nozze col barone.
Andarono a vivere in un castello poco fuori Parigi, 80 camere da letto, una biblioteca da 8.000 volumi, giardino all’italiana e statue scolpite da Charles Cordier.
Per la festa, la baronessa aveva fatto stampare gli inviti scritti al contrario e leggibili solo con l’uso di uno specchio.
L’invito recitava “cravatta nera, abiti lunghi e teste surrealiste”.
L’idea piacque così tanto agli invitati che molti si affidarono a Dalì per farsi confezionare maschere e copricapi.

La sera della festa, gli ospiti vennero accolti da domestici con maschere da gatto, che si comportavano come gatti e dovettero attraversare un labirinto per raggiungere la sala.
Dietro ogni porta era stato organizzata una performance o adattato un allestimento.
Marie-Hélène accolse i suoi ospiti al termine del labirinto indossando la testa di un cervo impagliato con diamanti sotto gli occhi.
Anche i costumi degli invitati erano bizzarri: una profumiera indossava un grammofono come cappello, Audrey Hepburn una gabbia in vimini per uccelli sulla testa.
Dalì non aveva nessuna maschera perché riteneva di essere lui stesso una maschera.
Ogni tavolo aveva una decorazione diversa: bambole smembrate, scarpette da danza, i sottopiatti erano in pelliccia nera e il cibo doveva essere preso da dei manichini.
Il ballo in maschera dei Rothschild fu così chiacchierato che, si dice, venne preso come ispirazione per le scene del ballo in maschera del film Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick, girato proprio in una delle residenze di proprietà dei Rothschild, la Mentmore Towers.
Il regista però decise di dare un’impronta più “esoterica”, scabrosa e “satanica”, forse proprio per l’atmosfera surreale e a tratti inquietante della serata.
Al di là dell’interpretazione cinematografica, se state pensando a una festa in costume per il carnevale, potreste ispirarvi al ballo in maschera del 12 dicembre 1972.
Sicuramente colpireste i vostri invitati.