Zhang Zhan è una giornalista ed avvocatessa cinese di 37 anni.
Si trova attualmente in carcere, da maggio 2020, perché é stata condannata a 4 anni di reclusione per aver deciso di diffondere notizie “non ufficiali” all’inizio dell’epidemia di Covid-19 direttamente da Wuhan.
Attraverso Twitter, You-Tube e WeChat ha reso pubblici testi e video riguardanti la reale situazione nella sua città, dopo la diffusione del coronavirus. In tutta risposta il governo cinese ha definito false e allarmanti queste informazioni, decidendo di arrestare e processare la donna. Un tribunale di Shanghai a emesso la sentenza per 4 anni di reclusione.
Tra i suoi video, ovviamente tutti rimossi dal web, vi erano ad esempio quelli che riprendevano la situazione negli ospedali dove veniva somministrato ossigeno ai pazienti. Il quadro generale che ne usciva era decisamente più grave e preoccupante rispetto a quello che il governo cinese intendeva dare all’opinione pubblica internazionale.
Zhang vuole fare ricorso. Di lei non si hanno più notizie dal dicembre 2021, quando ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la sua ingiusta carcerazione. In tutta risposta ancora una volta il governo cinese ha preso le redini della situazione nutrendola forzatamente.
Possiamo solo sperare che il suo ricorso venga accolto oppure che riesca a sopravvivere a questa ingiusta carcerazione.
La sua storia é l’ennesimo esempio di violazione dei più elementari diritti umani.
