Selvaggiamente picchiata a 8 mesi…

Tempo di lettura: 3 minuti

“Non me lo so spiegare, mi sono improvvisamente disconnesso dal mio cervello…”

La storia che vi vorrei raccontare non ha nulla di bello e di positivo. In effetti, se ci penso, la maggior parte delle cose che racconto non strappano un sorriso a chi le legge.  Quello che mi piacerebbe è che ci aiutassero a riflettere.
Vorrei portare  per pochi minuti la vostra attenzione su un fatto che è accaduto all’inizio del mese di ottobre e che secondo me non ha avuto grande risalto.
La violenza che sta dilagando nelle nostre case è un fatto ormai quotidiano: a farne le spese sono sempre i più deboli. Quello che però mi colpisce maggiormente è che sempre più spesso le vittime di questa violenza sono i bambini: picchiati, venduti, abbandonati a loro stessi a morire di stenti…. e non stiamo parlando di bambini che vivono in qualche paese sperduto dell’Asia o dell’Africa, in una periferia degradata, stiamo parlando dei nostri bambini, quelli che potrebbero essere figli dei nostri vicini di casa.
I soggetti di questa vicenda sono tre: una giovane donna,  la sua bambina, il suo compagno.
“Non me lo so spiegare, mi sono improvvisamente disconnesso dal mio cervello…”
Sembrerebbe che questa sia stata la prima dichiarazione che l’uomo di 28 anni ha fatto alle forze dell’ordine che lo hanno arrestato.
Ora dichiara di avere dei vuoti di memoria.
Il fatto sarebbe avvenuto a Casarile, un piccolo centro fra Milano e Pavia, in un condominio di via Colombo,  il primo di ottobre.
L’uomo ha confessato di aver picchiato con calci e pugni la bambina della sua compagna, di soli 8 mesi. La piccola, dopo essere stata trasportata al Policlinico San Matteo di Pavia, è stata poi trasferita all’ospedale di Bergamo.
A dare l’allarme è stata la nonna della bambina. Secondo una prima ricostruzione la mamma della piccola, preoccupata perché non riusciva a telefonare al proprio compagno, ha chiesto a sua madre di andare a controllare che tutto fosse a posto.  Quando la nonna è arrivata a casa ed è entrata nella cameretta di sua nipote, ha  trovato la bambina in stato di incoscienza e ha notato su torace e volto alcune ecchimosi.
La donna ha immediatamente chiamato i soccorsi e quando i sanitari sono arrivati sul posto hanno immediatamente trasportato la piccola al policlinico di Pavia. Purtroppo le sue condizioni, risultate subito gravi, hanno richiesto il trasporto a Bergamo. Su di lei è stata riscontrata un’emorragia cerebrale, varie fratture è un importante trauma cranico.
Dopo l’arresto e il seguente interrogatorio l’uomo ammesso di aver picchiato la bambina,   le cui condizioni sono poi migliorate nei giorni successivi.
Quello che non riesco a spiegarmi è come mai un uomo, all’apparenza normale, abbia potuto compiere un gesto così violento. Poi se mi soffermo a pensarci mi vengono in mente decine di episodi in cui piccole vittime sono state oggetto di violenza inaudita.
Mi domando spesso in quale direzione la nostra società stia andando, mi domando se forse non stiamo sbagliando qualcosa nel valutare le persone che ci circondano o se siamo semplicemente troppo indifferenti per vedere i segnali negativi che ci mandano ogni giorno.
Ho voluto dare uno spazio a questa piccola vittima nella nostra pagina perché anche questo fa parte della storia, è accaduto a pochi passi da noi e forse con un po’ più di attenzione da parte di tutti, soprattutto dei familiari, tutto questo dolore si sarebbe potuto evitare…. 

BIBLIOGRAFIA

Fotografia Getty Images

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