Libera Laura Lucca nacque a Torino il 22 giugno 1910.
La sua era una famiglia di artigiani, con tradizioni socialiste.
Durante la guerra si trasferirono in provincia di Torino, a Castelnuovo Nigra.
Dopo la firma dell’armistizio del 1943 Libera entrò in contatto con le prime formazioni partigiane che si erano formate nel Canavese.
Iniziò ad occuparsi degli approvvigionamenti e dell’assistenza ai partigiani feriti e alle loro famiglie.
La voce sulla sua attività nella Resistenza si sparse velocemente.
Venne denunciata e arrestata dai fascisti.
Fu incarcerata ad Aosta, ma non trovando prove concrete a suo carico, venne rilasciata. Una volta tornata in libertà, prese il nome di “Liberina” e riprese immediatamente i contatti con i partigiani.
Entrò nella 3a Brigata “Giorgio Davito” della Divisione “Matteotti”, con l’incarico del servizio informazioni.
Durante le operazioni per la presa di Torino, dopo che cessarono gli scontri, il 27 aprile 1945, “Liberina” raggiunse l’albergo Canelli di via San Dalmazzo 5, dove aveva sede uno dei comandi della “Matteotti”.
Consegnò un dispaccio della sua Brigata, ne prese un altro da portare al comando della “Matteotti” e uscì.
Non appena si affacciò alla porta dell’albergo, venne colpita alla testa da un colpo di fucile sparato da uno degli ultimi cecchini fascisti.
Finiva così tragicamente la sua giovane vita.
A Liberina e a tutte le donne come lei impegnate nella Resistenza per liberare il nostro paese, va il nostro ricordo e la nostra gratitudine…
