È la mattina del 30 gennaio 1945.
La neve ricopre tutto il paesaggio e la Popolazione, con grande difficoltà, sta cercando di ritornare alla vita dopo le privazioni e le sofferenze degli anni passati.
I bambini vanno a scuola, gli adulti vanno a lavoro.
Proprio quella mattina , alle 6:50, una corriera della Società Servizi Automobilistici, in servizio sulla linea tra Milano e Pavia, è partita dal capoluogo Lombardo con un carico di 150 passeggeri, fra donne, uomini e bambini.
Alle ore 8:00 circa il mezzo si ferma a Badile, una piccola frazione del comune di Zibido San Giacomo, per far scendere che è giunto a destinazione. In quel momento all’orizzonte compaiono 4 cacciabombardieri inglesi che, eseguendo due passaggi, scaricano sulla vettura numerose raffiche di mitragliatrice, colpendola ai fianchi , nella parte anteriore e nella parte posteriore.
I passeggeri indifesi vengono colpiti senza pietà. 72 di loro rimangono uccisi immediatamente mentre altri 70 circa cercano riparo come posso in una vicina cascina e in un fossato lì vicino.
I successivi passaggi del cacciabombardiere fanno il resto, probabilmente per cancellare eventuali testimoni
Sulla neve, macchiata di sangue, rimangono molti feriti.
Ancora oggi il ricordo di quel giorno è vivo nella memoria di chi abita in questa zona.
I pochi sopravvissuti a quel brutale attacco sono i soli testimoni rimasti della violenza di cui fu vittima, quel giorno, la popolazione civile.
