Benito Amilcare Andrea Mussolini nacque a Predappio il 29 luglio del 1883.
Quello che fece fra il 1922 e il 1943 lo sappiamo tutti e lo possiamo sintetizzare il 2 parole: regime fascista.
Quello che forse qualcuno non conosce è la sua storia prima di quel periodo.
Ma vediamo cosa accadde…
Il giovane Benito frequentò le prime classi delle elementari prima a Dovia e poi a Predappio.
Visto il suo carattere irruento, la madre decise di mandarlo in collegio dai Salesiani a Faenza, dove rimase dal 1892 al 1894; venne in seguito trasferito per aver ferito un suo compagno più grande con un coltello. La sua permanenza in collegio non fu affatto felice; subì diverse punizioni corporali perché poco incline al rispetto delle regole. La sua insofferenza, oltre che al carattere, era legata anche alla sua condizione familiare: proveniva da una famiglia di umili origini, in cui i soldi per arrivare a fine mese non bastavano mai.
Lasciati i Salesiani, proseguì gli studi nella laica Regia Scuola Magistrale maschile Carducci a Forlimpopoli, diretta Valfredo Carducci, fratello di Giosuè Carducci.
A Forlimpopoli si avvicinò al socialismo militante, tanto che 1900 si iscrisse al Partito Socialista Italiano.
L’8 luglio 1901 ottenne il diploma di Maestro elementare.
Fece domanda d’insegnamento, per concorso o per incarico, in diversi comuni, ra cui Predappio, Tolentino e Castelnuovo Scrivia, ma non ottenne nessun in carico.
Finalmente venne chiamato per insegnare nella scuola elementare di Pieve Saliceto.
Alla fine dell’anno scolastico non rimase in paese, ma andò a vivere in Svizzera il 9 luglio 1902 per sfuggire al servizio militare obbligatorio.
Andò a vivere a Losanna, dove si iscrisse al sindacato muratori e manovali, di cui in seguito divenne segretario.
Durante la sua permanenza in Svizzera, si spostò di città in città, svolgendo lavori occasionali, tra cui il garzone di una bottega di vini.
Venne espulso due volte dal paese; il 19 giugno 1903 fu arrestato a Berna. Rimase in carcere per 12 giorni e poi espulso il 30 giugno dal Canton Berna.
Secondo alcuni fu arrestato in quanto accusato di essere un come agitatore socialista, secondo altri perché durante un controllo fatto fra alcuni manifestanti, venne trovato senza documenti.
Questa fotografia, che lo ritrae in una “veste inusuale”, risale proprio a quel giorno.
L’anno dopo, il 9 aprile 1904 venne nuovamente incarcerato per 7 giorni a Ginevra, perché trovato in possesso di un permesso di soggiorno falsificato, per poi essere espulso una settimana dopo dal Canton Ginevra.
Questa fotografia immortala un giovane, dai folti capelli corvini, che forse non immagina che resterà nella storia come colui che ha cambiato le sorti del nostro paese per 20 anni, lasciando a tutti noi un’eredità pesantissima che ancora oggi fatichiamo a lasciarci alle spalle…
