I Papi fumatori….

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Quella del tabacco in Vaticano è una tradizione storica.....

Quando pensiamo a un Papa che fuma, la nostra mente va subito al personaggio di PioXIII creato da Sorrentino. Per chi ha visto “The young Pope”, avrà bene in mente la quantità di sigarette che Lenny Belardo si accende durante ogni puntata.
Ma quella del tabacco è solo una trovata cinematografica?
No. Molti sono stati i papi che tra sigarette e sigari, si concedevano questo vizio.
Tra i Pontefici troviamo Pio IX; che di tanto in tanto si concedeva qualche sigaretta senza mai esagerare.

Si racconta che, offrendone a un cardinale, quello gli rispose “Santità, non ho questo vizio” e per tutta risposta si sentì dire “Se fosse un vizio, Eminenza, voi l’avreste”.
Ricordiamo anche Pio X che, da amante dei sigari, se ne accese uno la sera della sua elezione al Soglio; passando poi a quello da fiuto, prediletto anche da San Padre Pio.
Ma anche tra i Pontefici non amanti del tabacco, c’era una certa tolleranza.
Giovanni XXIII, da monsignore e da cardinale, amava concedersi qualche sigaretta dopo le cene ufficiali.

Alcuni sostengono però che, Roncalli, da fine diplomatico, accendesse una sigaretta dopo una cena ufficiale per mettere a proprio agio gli invitati.
Paolo VI è ricordato anche perché metteva sempre un posacenere a disposizione dei propri ospiti.
Giovanni Paolo I, al Cardinale di Madrid Vicente Enrique y Tarancòn che gli chiese il permesso di accendere una sigaretta, rispose: “Lei può fumare Eminenza. Purché il fumo sia bianco”.
Anche se nella storia, non tutti i papi furono così tolleranti verso l’uso del tabacco.
A causa della grande produzione di tabacco nelle campagne romane, molti fedeli arrivavano in chiesa masticando, fumando o sniffando; tanto che Urbano VIII arrivò a minacciare la scomunica a tutti coloro che si fossero presentati in chiesa consumandolo.
Innocenzo X ne vietò l’uso in San Pietro.
Quella del tabacco in Vaticano è una tradizione storica.
Alessandro VII, nel 1655, creò il primo monopolio di Stato in Europa e nel 1742, Benedetto XIV fece costruire una nuova fabbrica pontificia per la lavorazione del tabacco.
Nel 1860, Pio IX diede vita alla prima Manifattura del tabacco che riuniva tutti gli impianti romani.
La Chiesa non ha mai condannato l’uso del tabacco; purché non se ne abusi.
Nel 2018 però, Papa Francesco vietò la vendita di sigarette dentro le mura vaticane; creando un po’ di sconforto tra chi ci lavora e ci vive, dato che i pacchetti erano esentasse.
La decisione fu presa per una scelta “salutista”, per evitare quindi di compromettere la vita delle persone.

BIBLIOGRAFIA

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