Filippo Illuminato, il partigiano bambino caduto durante le quattro giornate di Napoli

Tempo di lettura: 2 minuti

I soldati aprirono il fuoco. Filippo lanciò un'altra bomba. Il giovane cadde a terra crivellato di colpi....

Filippo Illuminato nacque a Napoli nel 1930.
Giovanissimo iniziò a lavorare come apprendista meccanico, per aiutare la famiglia.
Era poco più che un bambino quando nei giorni dal 27 al 30 settembre 1943, partecipò a quello che venne considerato il più importante movimento insurrezionale spontaneo della Resistenza italiana, le “Quattro giornate di Napoli”.
La popolazione di Napoli si unì per cacciare gli occupanti nazisti dalla città.
Fra gli insorti c’era anche Filippo.
Durante gli scontri il giovane partigiano si scagliò  contro autoblinda che dalla piazza Trieste e Trento stava per imboccare via Roma.
Con coraggio, ignorando il pericolo, lanciò una prima bomba a mano contro il mezzo che continuava ad avanzare.
I soldati aprirono il fuoco.
Filippo lanciò un’altra bomba.
Il giovane cadde a terra crivellato di colpi.
Era il 28 settembre.
Il bilancio degli scontri delle Quattro giornate di Napoli non è ancora ben chiaro.
Secondo alcuni studiosi, durante i combattimenti morirono 170 partigiani e 150 cittadini.
Secondo la Commissione ministeriale per il riconoscimento partigiano le vittime furono 155.
Dai registri del Cimitero di Poggioreale risulterebbero 562 morti. 
Quello che è certo è che quel giorno Filippo Illuminato, di soli 13 anni morì durante gli scontri, sacrificando la sua giovane vita in nome della Libertà. Gli venne conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.

BIBLIOGRAFIA

https://www.anpi.it/donne-e-uomini/1936/filippo-illuminato

CONDIVIDI

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin
Condividi su pinterest
Condividi su whatsapp
Condividi su email

COMMENTI

ARTICOLI CORRELATI

Le nostres storie direttamente nella tua mailbox