Lei si chiama Elsa.
Ha 9 anni ed è nata in provincia di Napoli.
Elsa potrebbe essere una bambina come tante, ma la sua storia, a soli 9 anni, è già drammatica.
Elsa, dal giorno in cui è venuta al mondo, non è mai uscita di casa.
Non ha mai dormito in un letto.
Ha potuto mangiare solo quello che le procuravano i fratelli, che hanno cercato di sfamarla con quello che trovavano in casa, perché i suoi genitori, ad un certo punto, si sono rifiutati di continuare a nutrirla.
Non parla.
Ha braccia e gambe che riportano i segni di fratture scomposte mai curate.
Ha la colonna vertebrale deformata.
E così sopravvive per 9 anni.
Poi un giorno arriva una segnalazione alle autorità e finalmente gli assistenti sociali vanno a verificare cosa accade in casa di Elsa.
La trovano così, un piccolo fagotto di 9 anni, spaventata dal mondo e in condizioni di grave malnutrizione. Ora è assistita nella comunità “La casa di Matteo”, a Napoli, dove chi le sta attorno cerca di colmare quell’assenza totale di affetto e di cure amorevoli di cui la piccola ha tanto bisogno.
Ora Elsa mangia regolarmente, riceve attenzioni e carezze, sorride, ha un letto e vestiti nuovi.
Finalmente conosce quello che per 9 anni le è stato negato…l’amore.
Elsa è stata un fantasma, da quando è nata.
Asl, istituzioni, pediatra, scuola…
Nessuno si è mai accorto che dopo la nascita Elsa è sparita, inghiottita dal silenzio di parenti, amici, vicini di casa…
Ma come è potuto accadere?
Come Elsa ci sono molti altri bambini, maltrattati, abbandonati alla sofferenza, dimenticati da tutti o forse semplicemente ignorati, perché la realtà che rappresentano è troppo pesante da accettare.
Piccole vittime, indifese, di cui veniamo a conoscenza solo quando ormai la loro vita è segnata dal dolore.
Speriamo ora che Elsa possa avere una seconda possibilità quella che purtroppo a molti altri bambini non è stata data…
