Vorrei raccontarvi un’altra curiosità legata ad una tradizione molto in voga ma di cui si sa poco delle sue origini: perché ci si bacia sotto il vischio?
Scommetto che molti di voi almeno una volta nella vita, o anche tutti gli anni, andando a casa di amici e passando sotto un rametto di vischio, si saranno sentiti dire <<Datevi un bacio!>> senza sapere né il perché né il come ci si debba baciare davanti a tutti.
Tralasciamo il pensiero <<Ma fatti i cavoli tuoi, noi ci baciamo quando vogliamo>> e cerchiamo di scoprire le origini di questa usanza.
Quella dei rametti di vischio è una tradizione tipica del Nord Europa che vede affondare le proprie radici nella mitologia norrena.
Per capire, dobbiamo partire dall’idea che i Celti e i Vichinghi avevano del vischio; una pianta considerata magica, aerea, cioè che non ha bisogno di radici per vivere dato che cresce sui tronchi degli alberi che la ospitano e che sprigiona proprietà benigne o velenose a seconda dell’uso che si fa.
La raccolta era accompagnata da un rito religioso perché il vischio era ritenuto simbolo della dea Frigg, dea dell’amore e moglie di Odino.
La leggenda narra che Odino avesse due figli: Baldr e Loki.
Il primo buono, generoso e molto amato; l’altro vendicativo e invidioso del successo del fratello.
Frigg decise di far fare un giuramento a tutti gli esseri viventi, uomini, piante e animali, affinché non facessero del male a Baldr. Scatenando ovviamente l’invidia di Loki.
Dopo il giuramento, gli dei si misero in cerchio e iniziarono a lanciare oggetti e piante addosso a Baldr che stava nel mezzo, per provare la sua invulnerabilità.
Loki però scoprì che l’unica pianta a non aver giurato era il vischio; così decise di intrecciare una freccia con questa pianta e consegnarla al dio cieco dell’inverno che non era stato ammesso al cerchio perché cieco.
Gli raccontò che ora poteva unirsi al gioco e il dio dell’Inverno scoccò la freccia che colpì a morte Baldr.
Frigg pianse per giorni la morte del figlio e le sue lacrime caddero sul copro di Baldr trasformandosi nelle bacche bianche del vischio.
Baldr tornò in vita e la dea Frigg, per la felicità, iniziò a baciare tutti coloro che passavano sotto l’albero su cui cresceva il vischio.
Da quel giorno, baciarsi sotto il vischio diventò simbolo di amore, vita e felicità.
