A Christmas Carol

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Leggendo il Canto di Natale, si passa da una strofa all'altra (i capitoli) incontrando il pensiero di Scrooge sulla società e il suo disprezzo verso i più svantaggiati....

Tutti noi almeno una volta abbiamo letto questo romanzo abbastanza breve o abbiamo visto sicuramente una trasposizione cinematografica di questo classico del Natale: A Christmas Carol di Charles Dickens.

Oggi vorrei raccontarvi cosa ci sta dietro al racconto iconico del periodo natalizio, le figure di Scrooge, dei tre fantasmi, di Bob Cratchitt.
Quello che a tutti può sembrare un racconto per bambini, forse influenzati dalla trasposizione della Disney, in realtà è un racconto che mischia atmosfere gotiche ed elementi tipici dei racconti horror del XIX secolo e porta con sé un messaggio di denuncia verso la società industriale inglese; seppur con un lieto fine.
Per capire A Christmas Carol, dobbiamo partire dalla formazione di Dickens.
Giornalista, inizia a seguire la cronaca parlamentare e col tempo si concentra sulla situazione sociale del suo tempo, caratterizzata da fortissime disparità sociali, con grandi fette della società che vivevano in condizioni di forte indigenza e sfruttamento.
Nei suoi romanzi, Dickens descrive benissimo la realtà londinese del tempo, dando vita a personaggi entrati nell’immaginario collettivo come Oliver Twist e, appunto, Ebenezer Scrooge.
A Christmas Carol porta con sé un sottotitolo: “A Ghost story of Christmas”, un racconto di fantasmi di Natale.
Leggendo il Canto di Natale, si passa da una strofa all’altra (i capitoli) incontrando il pensiero di Scrooge sulla società e il suo disprezzo verso i più svantaggiati, che rispecchiano le teorie sociali ed economiche del tempo: l’eccesso di popolazione povera che si risolve autoestinguendosi (Malthus) ecc.
Passando per una progressiva conversione dell’uomo caratterizzata da ansia, malinconia e paura che inizia con la visione del fantasma del suo ex socio Marley, una visione orrenda e terribile, che gli mostra anche le centinaia di fantasmi nei cieli di Londra che portano con sé le proprie colpe incatenate e raggiunge il suo compimento con il fantasma del Natale Futuro; dove Scrooge vede la propria morte; attraversando i fantasmi del Passato e del Presente, una parentesi di gioia mista a malinconia che riporta il vecchio ad affrontare sé stesso e capire i suoi errori.
Tutto però ha un lieto fine e infatti Scrooge si ravvede e cambia la propria vita.
Dickens voleva far capire che si può uscire da quella situazione se si comprende davvero quali errori si stanno commettendo.
Il Canto di Natale quindi unisce al gusto del racconto gotico l’impegno nella lotta alla povertà, allo sfruttamento minorile e all’analfabetismo; problemi esasperati apparentemente proprio dalla Legge contro la povertà di quegli anni.

BIBLIOGRAFIA

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