6 agosto 1945: Hiroshima…

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L'aeronautica militare statunitense, con il Boeing B-29 Superfortress Enola Gay, sganciò la bomba atomica Little Boy sulla città di Hiroshima. 

6 agosto 1945, ore 8:15.
L’aeronautica militare statunitense, con il Boeing B-29 Superfortress Enola Gay, sganciò la bomba atomica Little Boy sulla città di Hiroshima. 
A questo attacco ne seguì, tre giorni dopo, un altro: fu il turno di Fat Man su Nagasaki.
Il numero delle vittime venne stimato tra le 150 000 e le 220 000 persone, quasi esclusivamente civili.
Per la gravità dei danni causati, diretti e indiretti, per le successive conseguenze ed implicazioni etiche, si trattò del primo ed unico utilizzo in guerra di un’arma atomica.
Nonostante questo il loro sviluppo registrò una pericolosa impennata negli anni seguenti.
L’attacco alle due città del Giappone non fu né la prima volta in cui le forze alleate bombardavano città delle potenze dell’asse, né la prima volta in cui un bombardamento causava numerose perdite di civili. 
In Germania, ad esempio, il bombardamento di Dresda causò la morte di 35.000 persone. La stessa sorte toccò all’Italia, che vide pesantemente bombardati i maggiori centri industriali e portuali di tutta la penisola, con un considerevole bilancio di vittime.
Il bombardamento di Tokyo del marzo 1945 causò più di 100.000 vittime.
Nell’agosto del 1945 altre sessanta città giapponesi vennero pesantemente attaccate dal cielo.
In ricordo di quel giorno si è  scritto tanto. Forse è stato un evento che ha fatto comprendere per la prima volta quanto fosse devastante l’effetto di una bomba atomica.
Una piccola curiosità….
L’aeroplano Enola Gay, che quel giorno trasportava l’ordigno, aveva il nome della madre del pilota che lo guidava, Paul Tibbets.

BIBLIOGRAFIA

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