7 maggio 2022.
«Le donne che non sono né troppo giovani né troppo anziane, dovrebbero velarsi il viso di fronte a un uomo che non è membro della famiglia – si legge nel decreto.»
Con queste parole il leader talebano Hibatullah Akhundzada ha firmato il decreto con cui viene reintrodotto l’obbligo per le donne di indossare il burqa quando sono in pubblico.
Un atto definito “tradizionale e rispettoso”, quasi necessario per mantenere il pubblico decoro.
Peccato che questa decisione catapulti indietro di vent’anni tutte le donne Afghane.
E’ dal 2001 che non erano più costrette a coprire completamente il loro corpo una volta uscite di casa.
Nel decreto viene anche caldamente raccomandato che le donne restino fra le mura domestiche a meno che non abbiano da svolgere un compito importante al di fuori.
La disobbedienza a queste nuove regole comporta una conseguenza: chiunque colga una donna a contravvenire a quanto stabilito, dovrà fare una segnalazione al suo “tutore”, marito, padre o fratello, che se in caso di mancato intervento, subirà la condanna a una pena detentiva.
Dalla ripresa del potere dei talebani, sono state introdotte numerose limitazioni alle libertà conquistate dalle donne, che vanno dal diritto all’istruzione e al lavoro, alla possibilità di viaggiare non accompagnate.
Le donne in Afghanistan dovranno convivere con questa nuova ondata di medioevo…
