Augusta Pavesi aveva solo 17 anni quando fu uccisa il 17 novembre 1944.
Augusta era molto attiva nella Resistenza in Val d’Ossola. Prestava la sua opera come staffetta, come porta ordini e si occupava anche del trasporto viveri e medicinali per le divisioni impegnate in montagna. Era molto brava e coraggiosa, abile soprattutto a reperire informazioni sui movimenti dei gruppi fascisti di zona, che non esitava a trasmettere ai Partigiani per consentire loro di organizzare la resistenza.
La sua presenza frequente al comando fascista insospettì qualcuno a tal punto che la fece seguire e scoprì che in realtà quella giovane dall’aria tanto innocente era una staffetta partigiana.

Venne arrestata qualche giorno dopo, verso la metà di ottobre, nella sua abitazione di Cambiasca. Dapprima fu condotta al comando fascista di Intra e successivamente fu trasferita alla sede del comando di Novara.
Dopo giorni di torture e orrende sevizie venne fucilata il 17 novembre 1944.
Il suo corpo martoriato fu ritrovato alcuni giorni dopo nel fiume Agogna, nei pressi di Novara.
Queste poche righe vogliono essere un ricordo di Augusta, perché abbia un piccolo spazio nella nostra memoria, e di tutte le donne che per la Resistenza e la libertà non hanno esitato a morire…