Il 9 luglio 1995, la zona protetta di Srebrenica e il territorio circostante furono attaccati dalle truppe dell’Esercito della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina.
Dopo un’offensiva durata alcuni giorni, l’11 luglio l’Esercito della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina riuscì ad entrare definitivamente nella città di Srebrenica.
I maschi dai 12 ai 77 anni furono separati dalle donne, dai bambini e dagli anziani, apparentemente per essere interrogati.
Vennero uccisi e sepolti in fosse comuni.
La Lista preliminare delle persone scomparse o uccise a Srebrenica redatta dalla Commissione Bosniaca delle Persone Scomparse contiene 8.372 nomi.
Nel 2015, 6.930 salme furono riesumate dalle fosse comuni.
Vennero identificate mediante oggetti personali rinvenuti oppure tramite il DNA, confrontato con quello dei consanguinei superstiti.