Asia Ramazan Antar, nota anche con lo pseudonimo di Viyan Antar era nata ad Al-Qamishli, nel 1997.
La sua famiglia, di origine curda, l’aveva costretta a sposarsi molto giovane in un matrimonio combinato. Fortunatamente, dopo solo tre mesi, aveva divorziato, grazie alle nuove leggi in materia di matrimonio che erano entrate in vigore nella regione curda a seguito del conflitto del Rojava, che vietano i matrimoni combinati e la poligamia.

Dopo il divorzio, nel 2014 era entrata a far parte delle Unità di Protezione delle Donne (YPJ) con l’ideale di lottare per l’emancipazione delle donne dalle mani dell’oppressione patriarcale e per combattere lo Stato Islamico nel conflitto del Rojava.
All’epoca aveva solo 16 anni.
Divenne nota alle cronache internazionali dopo che le furono scattate da una fotografa delle foto che vennero pubblicate su numerosi media internazionali.
I suoi profondi occhi scuri, pieni di interrogativi sul futuro del suo popolo, sono rimasti impressi nella memoria di molti di noi.

Divenne un simbolo di coraggio e di bellezza, insieme alle altre combattenti curde morte tragicamente.
Asia Antar, secondo i rapporti dell’Unitá di Protezione Popolare, è stata uccisa durante un attacco nella città di Manbij, dopo aver partecipato alla liberazione della città stessa dalle mani dello Stato islamico.
Di lei ci restano la sua breve storia, il suo coraggio e quei profondi occhi scuri pieni di incertezza….