“Dopo 21 giorni di segregazione nella cella del blocco n. 11 i sanitari, una sera, ci tirarono fuori e ci condussero sulla piazza antistante il blocco n. 16 dove, alla presenza di Höss, Gabner e Krankemann ricevemmo 50 colpi ciascuno.
Io svenni e fui trasportato nell’ospedale del campo. Ripresi conoscenza dopo due settimane; nella camera in cui mi risvegliai, c’erano 36 cadaveri.
Dietro mia richiesta, il medico, – prigioniero Tadeusz G. mi trasferì in un’altra camera, si diede da fare per me e mi operò. Per 7 mesi, sotto il suo controllo, fui curato dalle ferite che si erano formate sul mio corpo in seguito ai colpi ricevuti.
I glutei suppurarono, sopravvennero flemmoni e necrosi, perdetti la maggior parte dei muscoli del gluteo destro.”
