Testimonianza di Marcel Nadjari, uno dei cinque Sonderkommando sopravvissuti allo sterminio

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…Dopo essersi spogliati venivano portati nella camera della morte, dove i tedeschi avevano messo delle tubature per fargli credere fosse un bagno.
Le bombole del gas arrivavano sempre con una macchina della Croce Rossa tedesca e due uomini delle SS. Trascorsi sei o sette minuti nelle camere, iniziavano a morire.
Mezz’ora dopo, iniziava il nostro lavoro: avremmo dovuto prendere i corpi di donne e bambini innocenti e portarli all’ascensore che portava nella stanza con i forni dove i loro corpi sarebbero bruciati senza combustibile, a causa del loro grasso…

…Mi sono chiesto spesso come avrei potuto uccidere altri ebrei e ho spesso preso in considerazione la possibilità di mettere fine a tutto questo.
Ogni volta che qualcuno veniva ucciso mi chiedevo “Dio esiste?”. Nonostante tutto questo, ho sempre creduto in lui. Continuo a credere che questa sia la volontà di Dio….

Testimonianza di Marcel Nadjari, lasciata in una lettera rinvenuta seppellita e chiusa in una bottiglia ad Auschwitz. Marcel è uno dei 5 Sonderkommando sopravvissuti allo sterminio.

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