La vita di Robert Stroud fu qualcosa di particolare.
Robert nacque a Seattle nello stato di Washington il 28 gennaio 1890.
Suo padre Ben, era di origine austro-ungarica. Sua madre Elizabeth, di origine tedesca.
Si stabilirono a vivere negli Stati Uniti, dove nacque Robert.
La sua vita cambiò quando aveva solo 18 anni. Nel 1908 si innamorò perdutamente di una prostituta. La donna aveva il doppio dei suoi anni e si chiamava Kitty. Un giorno uno dei suoi clienti, preso da un attacco di ira, le mise le mani addosso e cominciò a malmenarla. Robert intervenne e non esitò a sparare un colpo di pistola all’uomo che morì sul colpo. Venne arrestato, processato e condannato a 12 anni da scontare nel carcere di McNeil Island, nello stato di Washington.
In carcere il giovane Robert si contraddistinse subito per la sua innata violenza. Le continue aggressioni ad altri detenuti e perfino l’omicidio di una guardia di sicurezza, Andrew Turner, gli costarono un aumento considerevole della pena.

Fu condannato a morte per impiccagione, ma il processo venne successivamente invalidato.
Durante il secondo grado venne condannato all’ergastolo, ma anche in questo caso la corte suprema annullò la sentenza. Il 28 giugno 1918 iniziò il terzo processo a carico di Stroud. Nuovamente condannato a morte, la pena venne sospesa il 23 aprile 1920.
Grazie all’intervento della madre, che chiese indulgenza la Presidente, la condanna di Robert fu commutata in ergastolo, ma avrebbe dovuto passare il resto della sua detenzione in isolamento.
Nel 1920, durante un raro momento all’aperto, Robert si imbatté in un nido con tre uccellini feriti. In quel momento decise che avrebbe cercato di salvarli. Li portò nella sua cella e cominciò a curarli. Da quel giorno la sua vita cambiò nuovamente.
Iniziò a leggere qualsiasi libro a disposizione nella biblioteca del carcere in materia di ornitologia, per conoscere il più possibile sul loro mondo. E una volta che si fu documentato, decise di creare medicinali per salvare i volatili, che riusciva a vendere, facendoli uscire dal carcere, in modo più o meno legale.
Lesse giorno e notte, finché iniziò a scrivere. Chiese ed ottenne il permesso di creare un rifugio per volatili, arrivando a raccoglierne circa 300. Nel 1933 pubblicò Il suo primo libro dal titolo “Diseases of the canaries”.
La sua pubblicazione successiva fu 10 anni dopo, sempre sul tema malattie dei volatili, ma in questo caso si occupò dell’intero ambito ornitologico.

In poco più di vent’anni, nonostante non uscì mai dal carcere, divenne uno dei maggiori esperti sul tema. Il 19 dicembre 1942 fu trasferito ad Alcatraz. Entrò nel carcere di massima sicurezza con la fama di grande ornitologo. Qui trascorse sei anni in isolamento; gli fu anche negata la cura dei suoi amati canarini ma non l’accesso alla biblioteca della prigione, dove iniziò a studiare giurisprudenza. In quel periodo scrisse anche altri due libri, uno autobiografico ed uno sulla vita in prigione.
Nel 1959 si ammalò gravemente e fu trasferito al centro medico per prigionieri Federali di Springfield, nello stato del Missouri.
Grazie agli studi di legge, chiese più volte di essere scarcerato, facendo leva soprattutto sul suo stato di salute. Nonostante questo le sue richieste non furono mai ascoltate.
Il 21 novembre 1963 Robert Franklin Stroud morì all’età di 73 anni, dopo aver trascorso 54 anni in vari penitenziali.
Rimase in isolamento per ben 42 anni.
Nel 1955 Thomas Gaddis scrisse un libro sulla sua vita intitolato “Birdman of Alcatraz” che, nel 1962, ispirò il film “L’uomo di Alcatraz”.
Non conobbe mai più la libertà, ma lascio comunque al mondo un’importante eredità.