Jaber, Saqer, Zaid, Omar e Yassin, sono 5 bambini palestinesi. Hanno tra i 7 e i 12 anni.
Sono stati arrestati mercoledì 10 marzo 2021 da alcuni soldati dall’esercito israeliano.
Non è la prima volta che lo Zro’a Ha-Yabasha compie azioni simili. Il più considerevole arresto avvenne in Cisgiordania nel 2014, quando furono fermati 1266 bambini.
Ma cosa è accaduto quel mercoledì?
Nella zona di Masafer Yatta, a sud di Hebron, Jaber, Saqer, Zaid, Omar e Yassin, si sono spinti fino all’insediamento coloniale di Havat Maon, per raccogliere alcune piante di akoub, un arbusto spinoso simile al nostro cardo selvatico.
Alcuni coloni li hanno avvistati e, temendo che fossero lì per rubare, hanno avvisato l’esercito.
Giunti sul posto, i soldati li hanno presi, li hanno caricati con la forza su un automezzo militare e li hanno condotti alla stazione di polizia nella colonia di Kiryat Arba. Sono stati rilasciati dopo alcune ore e un grande spavento.
A documentare l’accaduto ci sono le immagini diffuse dall’ONG dei diritti umani B’Tselem, che hanno fatto il giro del mondo, dimostrano che i piccoli palestinesi non avevano fatto nulla di male.
Un episodio spiacevole, non il primo, forse non l’ultimo.
Il un territorio senza pace, dove tutti ci si guarda con sospetto, i bambini non sono liberi di giocare o di essere semplicemente…. bambini.
Da troppo tempo questi due popoli si fanno la guerra senza che nessuno riesca e voglia mettere la parola fine.
