«Sono arrivata al campo il 3 di ottobre 2016 con tutta la mia famiglia: siamo in 14 persone (marito, moglie, 10 figli, 2 nonni). Nel villaggio sparavano, la gente veniva massacrata, altri venivano colpiti dentro la propria casa. I ribelli sono arrivati mentre stavo partorendo, hanno attaccato l’ospedale.

L’esercito ha risposto al fuoco: ci hanno inseguiti con le pistole, uccidendo tre donne che stavano partorendo come me. Io sono riuscita a scappare. Bruciavano le case, uccidevano, e i bambini li appendevano agli alberi. Ho vissuto già tre guerre: nella prima, 1967, ero piccola; nella seconda, 1993, avevo due figli; questa è la terza e ho dieci figli. Tutte e tre le volte sono scappata in Uganda. Vorrei che i miei figli potessero studiare».
Testimonianza di Mira Faymoresh (Laya, Sud Sudan)