Oggi, venerdì 3 settembre, inizia una nuova collaborazione tra il nostro blog preferito e Landexplorer, agenzia di marketing territoriale presente nel Verbano Cusio Ossola. A presentare questa nuova rubrica è Samuel Piana, titolare di Landexplorer e guida turistica.
Ogni 15 giorni uscirà sul blog una nuova curiosità, una storia accattivante o qualche memoria tramandata oralmente di cui è possibile ricercare, muovendoci nei luoghi toccati dal video racconto, e vedere quanto descritto in perfetto stile viaggiatore da Grand Tour, quindi in piena libertà, oppure accompagnati da un professionista.
Come ogni passeggiata o escursione è importante iniziare sapendo dove andare e ricercando informazioni sulla meta così ecco dove troverai questa rubrica:
- Video Su Youtube (sia sul nostro canale sia sul canale di Landexplorer)
- Audio, sotto forma di podcast, realizzato da Landexplorer (lo trovi su Apple o Spotify)
- ovviamente…il nostro blog!
Ora che abbiamo le coordinate ci rimane solo la voglia di scoperta che possiamo rendere creativa o interessante anche per i più piccoli, con un gioco tradizionale come la “caccia al tesoro” rivisitata in chiave moderna e mondiale denominata “Geocaching“
Il Geocaching
Geocaching – la storia

Come detto, il geocaching è una caccia al tesoro presente in tutto il mondo in cui i partecipanti detti “geocacher” utilizzano o un ricevitore GPS o una applicazione per smartphone per nascondere trovare dei contenitori di differenti forme e dimensioni chiamati “geocache” o più semplicemente “cache”
Ma che cos’è un ricevitore GPS? Sono strumenti alla portata di tutti, molto utili per chi ama fare escursioni o seguire i tracciati dei sentieri a piedi o in bicicletta che permettono di geolocalizzare attraverso latitudine, longitudine ed altitudine un determinato bene nello spazio. Questa tecnologia nata nel 1973 per superare i limiti dei precedenti sistemi di navigazione è stato creato dal Dipartimento della difesa statunitense e nel 1991 gli USA permisero l’uso di questa tecnologia anche per usi civili con un segnale, però, “degradato” ed introduceva errori intenzionali nei segnali satellitari allo scopo di ridurre l’accuratezza della rilevazione e dare maggiore sicurezza ad obiettivi ritenuti sensibili dal governo americano.
Il 2 maggio 2000, l’amministrazione Clinton elimina questo “degrado” di segnale e così Dave Ulmer, curiosi cittadino statunitense, decide di provare a capire quanto fosse affidabile la sua unità GPS, così si recò sulle colline intorno a Portland e nascose un contenitore con all’interno libri, videocassette ed un bloc notes con una penna, prese le coordinate e le pubblicò su un newsgroup ed il titolo del messaggio fu “The Great GPS Stash Hunt” spiegando l’idea della caccia al tesoro!
L’idea piacque così tanto che un mese dopo veniva nascosto il primo cache in Australia e nel 2001, precisamente il 27 aprile, veniva nascosto il primo Geocache italiano!
Il gioco continua a diffondersi e si moltiplicano i siti internet, newsgroup e mailing list dove vengono riportate le coordinate GPS dei vari cache nascosti nel mondo, fino a quanto il 2 settembre 200 Jeremi Irish annuncia di aver registrato il dominio “geocaching.com” un sito interamente dedicato a questo nuovo gioco.
Geocaching: come si gioca
Il gioco inizia su internet. Chiunque vuole partecipare può registrarsi su uno dei siti che forniscono le informazioni per poter ricercare i Cache.
Due sono i tipi di giocatori:
- Gli “Hider” ossia coloro che nascondono i cache che avranno il compito di pubblicare sul sito di riferimento (geocache.com) ed altri siti inerenti il tema le coordinate GPS , lo stato del contenitore, una descrizione del luogo e qualche suggerimento se utile a rendere il gioco più accattivante e più preciso il luogo del nascondiglio, in quanto anche i ricevitori GPS di ultima generazione hanno comunque uno scarto “fisiologico” di 3-4 metri.
- I “seeker” ovvero i cercatori. Una volta trovato un cache i cercatori devono seguire delle semplici regole:
- riportare nel quaderno (logbook) il ritrovamento
- può prendere un oggetto dal contenitore…ma ne dovrà lasciare uno proprio
- riportare sulla pagina del geocache il proprio ritrovamento corredandolo di foto e segnalando eventuali problemi al cache (ad esempio se il logbook sta per finire oppure se il contenitore non è in buono stato)
Ogni ritrovamento regolarmente registrato permette di avanzare il proprio status di cercatore attraverso un punteggio… I geocacher più appassionati hanno al loro attivo migliaia di ritrovamenti!
Geocache: il contenuto

Come detto non vi sono regole di dimensione o di contenuto! I più comuni sono contenitori da frigo con all’interno calamite, logbook ed altri piccoli oggetti, ma esistono cache grandi quanto il contenitore dei rullini di pellicola fotografica o scatoline di chewingum.
Non esistono limiti neanche al modo con cui si possono nascondere i cache, i geocacher più appassionati arrivano a dipingere o modellare i propri contenitori al fine di essere perfettamente integrati nel luogo dove vengono nascosti e nel contempo essere il meno impattanti possibile a livello ambientale.
Alcuni oggetti, denominati Trackable, sono molto particolari perché grazie ad un numero identificativo hanno una “missione”, stabilità dal geocacher che lo immette nel gioco, da compiere e fino a quando non la raggiungono devono continuare a passare di nascondiglio in nascondiglio.
Così troviamo geocache che devono raggiungere New York, oppure devono essere fotografati vicino ad un lama, oppure raggiungere più mete europee o altro ancora! Ogni spostamento viene registratoe viene mostrato anche il numero di chilometri percorsi.
Purtroppo può capitare che una cache venga rubata o distrutta, in gergo si dice “vandalizzata” e chi ha fatto questo gesto deprecabile (o chi generalmente non gioca al geocaching) viene definito “Babbano” termine preso in prestito dalla saga di Herry Potter. Quando un utente scopre che una cache è stata vandalizzata può segnalare il problema e richiedere manutenzione. In questo caso l’ “hider” che ha nascosto la cache viene avvisato via email e può decidere se disattivarla, ripararla o sostituirla.
Geocache: i luoghi
Come detto i nascondigli vengono scelti dagli Hider in totale libertà. Tuttavia, il gioco si presta molto bene per valorizzare punti di interesse turistico, naturalistico o storico, magari poco conosciuti ma ugualmente meritevoli di una visita come vecchie abbazie, chiesette di campagna e tanto altro.
Il legame tra turismo e geocaching è talmente forte che in america esiste addirittura una agenzia di viaggio che organizza tour per geocacher!
Grazie alle semplici regole ed al buon senso degli Hider, il gioco si presta per essere uno svago ricreativo dall’interesse culturale comunque rilevante e risulta molto adatto per famiglie con bambini.
Geocaching sul lago d’Orta
Per chi volesse cimentarsi nel geocaching, il consiglio che posso dare è quello di iniziare dal lago d’Orta. Infatti, da qualche anno tutti i luoghi più panoramici e significativi del Cusio (così si chiama realmente il lago d’Orta) hanno un cache nascosto. Recentemente ho potuto controllare personalmente che, ad esempio, il cache presente a Brolo, paesino situato sulla sponda occidentale del lago d’Orta, famoso per essere il “borgo dei gatti” ( e di cui vi parlerò in un prossimo futuro), è presente ed aspetta solo nuovi geocacher pronti a cercare il tesoro… Non vi rimane che iniziare la caccia!
Samuel Piana – Landexplorer