Ci sono bambini che nascono nel borotalco ed altri che nascono nella polvere.
Io sono nata nella polvere, senza amore, senza carezze, senza il calore di un abbraccio, senza il sapore di un bacio.
Sono nata e sono stata gettata via, come uno straccio vecchio, come qualcosa da cancellare perché è così che si fa con gli errori.
Pochi istanti in questo mondo che per me non ha spazio e poi ho conosciuto il buio, il freddo e la polvere, quella di una buca nella terra. Mi hanno sepolta viva perché non sono nata maschio, mi hanno sepolta viva perché non valgo niente.
Nascere femmina in India non è facile.
La povertà, l’ignoranza, la miseria, divorano l’animo di chiunque, anche dei migliori.
Essere genitori non è una gioia, ma una necessità, una speranza per un domani migliore.
Ma io non saprò mai come sarà la mia vita, perché il mio cuore ha battuto solo pochi minuti, non per causa di un destino avverso, ma per volontà dei miei genitori.
Come me ogni anno sono a migliaia le bambine uccise: strangolate, avvelenate, costrette ad ingerire sale, affogate… oppure sepolte vive. Non abbiamo valore per la nostra famiglia, siamo una bocca da sfamare e un debito futuro, perché quando andremo in spose ad un uomo che forse neppure avremo la possibilità di scegliere, dovremo portare una dote.
Un destino segnato spesso dal dolore, forse dalla morte, perché se la dote che porteremo non sarà sufficiente per la famiglia dello sposo, potranno bruciarci vive, restando impuniti, perché la nostra morte sembrerà un incidente domestico.
Avrei voluto vivere, avere una possibilità. Avrei voluto sentire un abbraccio attorno a me, non la terra.
Avrei voluto che qualcuno mi difendesse, come sarebbe stato giusto, invece forse non mi troverà mai nessuno, nessuno mai piangerà per me.
Anche il medico non mi ha aiutata, ha scritto su un foglio che sono nata morta, per proteggere i miei genitori.
E se mia madre mi avesse tenuta con sé? Se avesse deciso che mi voleva?
Sarebbe stata ripudiata, isolata dal resto della famiglia, picchiata. A me ha preferito un uomo che la tratta come una schiava.
Ho seguito la mia sorte, senza un lamento, ho seguito il mio destino di figlia indesiderata, quello che tocca alle primogenita e spesso anche alle figlie che vengono dopo, perché i maschi sono un bene prezioso, le femmine un peso.
Sono una delle tante, tantissime.
Alcuni dicono milioni.
Sono una bambina invisibile, che nessuno conoscerà mai.
Ma ora che sapete, ora che leggete queste righe conoscete la mia storia, ricordatevi di me che non ho mai avuto nessuno che mi volesse bene, ricordatevi che in India, nel 2020, le bambine vengono sepolte vive perché non hanno valore…
