Mine antiuomo: un’arma di guerra che ogni anno continua ad uccidere e storpiare migliaia di persone

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La metà dei ferimenti riguarda proprio i bambini, che ignari della pericolosità di questi ordini di morte, spesso si trovano a giocare in campi in cui le mine antiuomo sono state disseminate proprio per causare morte e distruzione....

Ogni anno, ad aprile, si celebra la giornata internazionale ONU contro gli ordigni inesplosi.
I paesi interessati da questo triste fenomeno attualmente sono Siria, Yemen, Ucraina, Afghanistan, Myanmar e Libia.
La maggior parte delle persone colpite, circa il 92%, si registrano tra la popolazione civile.
Le mine antiuomo sono quelle che creano i danni più devastanti. Ogni anno sarebbero circa 6400 le vittime.
Nel 1999 è stato firmato il Trattato di Ottawa, con il quale si é stabilita la messa al bando di questa pericolosa arma di offesa. L’80% dei paesi del mondo ha sottoscritto l’accordo. Nonostante questo,
le mine antiuomo continuano ogni anno a uccidere, storpiare, rendere cieche e sorde migliaia di persone.
Secondo una statistica, nel solo anno 2015 sono rimaste uccise oppure ferite, circa 18 individui, di tutte le età, ogni giorno. Il conto per un anno è presto fatto…


La metà dei ferimenti riguarda proprio i bambini, che ignari della pericolosità di questi ordini di morte, spesso si trovano a giocare in campi in cui le mine antiuomo sono state disseminate proprio per causare morte e distruzione.
Oltre a questo tipo di ordigno, sono numerose anche le bombe Cluster inesplose, lanciate dagli aerei con lo scopo di colpire vari tipi di obiettivi, e gli ordigni esplosivi improvvisati.
Il Programma Ortopedico del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) in Afghanistan, nelle vesti del suo presidente, ha denunciato negli ultimi 5 anni un netto peggioramento della situazione.
In questo paese sono circa 1600 ogni anno le vittime complessivamente registrate. Questo dato tiene conto solo dei casi di cui le autorità sono a conoscenza. Non sono conteggiati i morti e feriti non segnalati.

Il CICR in Afghanistan ha 7 centri che si occupano della riabilitazione degli amputati. Il lavoro è affidato a 700 afghani, tutti ex-pazienti, il cui intervento ha come scopo principale quello di ridare alle vittime un ruolo nella società.
Il sistema sanitario resta comunque carente. Alle numerose vittime per ordigni di guerra vanno aggiunti anche tutti i pazienti che arrivano in questi centri con gravi disabilità causate da poliomielite, tubercolosi oppure con difformità congenite
L’attività di sminamento è condotta costantemente da personale altamente qualificato, e anche se da una parte si ottengono dei risultati soddisfacenti, dall’altra si deve fare conto ogni giorno con nuovi ordini che vengono volutamente disseminati in quelli che sono i campi coltivabili oppure le zone di gioco adiacenti ai villaggi.
È per questo motivo che vengono tenuti anche dei corsi di sensibilizzazione alla popolazione, proprio con lo scopo di cercare di arginare un fenomeno che anziché decrescere nel tempo sta aumentando in maniera considerevole.
L’effetto devastante delle bombe inesplose, dura per interi decenni.

La loro pericolosità cresce in funzione dell’ aumentare della popolazione, sia a causa della crescita demografica sia a causa delle migrazioni da zone considerate calde.
Oltre a quelli sopracitati, dobbiamo ricordare anche paesi come Egitto, Laos, Mozambico, Cambogia, Angola, ex-Jugoslavia, Sudan, Somalia, El Salvador, Kurdistan, Kuwait e Polonia, dove sono numerosi gli ordigni della Seconda Guerra Mondiale ritrovati ogni anno.
Nei paesi ancora devastati dai conflitti, oltre a fare i conti con miseria povertà e distruzione, la popolazione civile deve convivere anche con il pericolo costante di morire a causa di un ordigno inesploso.
Le mine antiuomo un tempo utilizzate in zone ben precise dei campi di battaglia, ora sono impiegate come arma di offesa nei confronti della popolazione civile. Purtroppo questo, come molti altri, è un fenomeno che molto difficilmente si riuscirà ad arginare vista la considerevole quantità di conflitti attualmente in corso in tutto il mondo.

BIBLIOGRAFIA

  • https://www.google.com/amp/s/amp.europa.today.it/attualita/mine-antiuomo-produttori.html
  • https://www.google.com/amp/s/www.avvenire.it/amp/mondo/pagine/mineanti
  • https://www.repubblica.it/argomenti/Mine%20antiuomo

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