La storia dell’uomo che salvò oltre 600 bambini dalle camere a gas

Tempo di lettura: 5 minuti

Conoscete la storia dell'uomo che salvò oltre 600 bambini, quasi settecento, dalle camere a gas naziste?

Sir Nicholas George Winton, nato Nicholas Wertheim (Londra, 19 maggio 1909 – Maidenhead, 1º luglio 2015), è noto per aver organizzato il salvataggio di 669 bambini, molti dei quali ebrei, in Cecoslovacchia poco prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, in un’operazione che è in seguito diventata nota come Kindertransport (termine tedesco che significa “trasporto di bambini”). 
Ripercorriamo quella grande avventura.
Fra il 1938 e il 1939, Sir Winton, essendo anche lui di origini ebraiche, decise di andare a Praga, città occupata dai nazisti.

Nel marzo del 1939, Hitler invase il resto della Cecoslovacchia e nello stesso anno otto grandi gruppi di bambini (669 in totale, fra cui molti ebrei) abbandonarono Praga.
I gruppi lasciarono la Cecoslovacchia su otto treni, mentre la partenza di un nono gruppo era prevista per il 3 settembre 1939. Quel treno non lasciò mai Praga, in quanto la Seconda guerra mondiale ebbe inizio lo stesso giorno, quando la Germania chiuse le frontiere. Il treno e i 250 bambini che vi erano sopra scomparve.
Grazie al Kindertransport, il Regno Unito accolse quasi 10 000 minori non accompagnati, prevalentemente ebrei, provenienti dalla Germania nazista e dai territori occupati di Austria, Cecoslovacchia e Danzica, sistemandoli presso famiglie affidatarie, ostelli e fattorie.

Nessuno dei minori giunse in Inghilterra accompagnato da un familiare. Durante il viaggio i bambini più piccoli furono affidati alle cure dei più grandi del gruppo. Solo un numero esiguo di minori trovò sistemazione presso parenti, amici o conoscenti, che già risiedevano in Gran Bretagna. Nella stragrande maggioranza dei casi i bambini furono consegnati a perfetti sconosciuti che si erano offerti di prendersene cura, senza ricevere alcun compenso.
Nonostante i pochi controlli, i casi di abuso furono molto limitati. Più frequentemente si evidenziarono problemi di integrazione, dovuti alle differenze di lingua, di cultura e spesso di classe sociale, che in alcuni casi portarono alla revoca dell’affidamento e all’affidamento ad altre famiglie.
I bambini rimasero in contatto con le famiglie d’origine tramite le poste tedesche e inglesi fino allo scoppio della guerra nel settembre del 1939. In seguito i contatti vennero mantenuti con cartoline recapitate dalla Croce Rossa Internazionale, fino a quando nella maggior parte dei casi cessarono del tutto.
Con lo scoppio della guerra ironicamente circa un migliaio dei ragazzi più grandi giunti con il Kindertrasport, ormai cresciuti, furono internati come “enemy aliens” nell’isola di Man, in Canada o Australia. Molti di loro entrarono a far parte dei corpi militari istituiti con profughi tedeschi e austriaci e alcune ragazze divennero infermiere o servirono come ausiliarie. A causa dei pericoli dei bombardamenti i bambini più piccoli furono trasferiti dalle città nelle campagne, al pari di quanto avvenne ai loro coetanei inglesi.

Dopo la fine della guerra, trascorsi sette anni dall’arrivo, i bambini cercarono notizie sui propri genitori e parenti, con cui avevano perduto ogni contatto. Nella stragrande maggioranza dei casi le loro famiglie di origine erano state sterminate nella Shoah. Molti dei bambini rimasero in Gran Bretagna, altri emigrarono i Israele, Stati Uniti o Australia.
Tornando a Sir Winton, la sua azione rimase sconosciuta fino al 1988, quando sua moglie Greta scoprì un vecchio album di ritagli che documentavano i salvataggi.
Durante la trasmissione della BBC That’s Life!, dove Nicholas era presente nel pubblico, fu mostrato il suo album e fu finalmente rivelata la sua coraggiosa impresa. Winton, ignaro di tutto, restò sorpreso e con commozione constatò che molte delle persone che erano sedute intorno a lui in trasmissione (e che poi si alzarono in piedi per salutarlo), erano alcuni dei bambini, oramai adulti, che lui aveva salvato.
Nel 2009 un treno speciale lasciò la stazione di Praga con a bordo 22 dei 669 bambini che Winton aveva salvato. In questo treno c’erano anche i figli e i nipoti degli esuli. Il convoglio percorse la stessa strada del treno che li aveva salvati 70 anni prima, arrivando dopo un lungo viaggio alla stazione di Liverpool, dove lo stava aspettando Winton, ormai centenario. Nel 2010 Winton è stato nominato dal governo Eroe britannico dell’Olocausto. A Winton non è stata assegnata l’onorificenza di Giusto fra le nazioni, perché era di origine ebraica e non un «gentile» (ovvero di qualsiasi nazionalità diversa da quella ebraica), per cui non rientrante nel principale requisito previsto dallo Yad Vashem per l’assegnazione.
È morto il 1º luglio 2015 all’età di 106 anni.

Fabio Casalini

BIBLIOGRAFIA

  • Sharples, Caroline (2019). “Winton [formerly Wertheim], Sir Nicholas George (Nicky) (1909–2015), humanitarian, stockbroker, and finance director”www.oxforddnb.com
  • Emanuel, Muriel; Gissing, Vera (2002). Nicholas Winton and the Rescued Generation: Save One Life, Save the World. Vallentine Mitchell
  • Sir Nicholas Winton at 105: the man who gave 669 Czech children the ‘greatest gift’, in The Daily Telegraph, 21 maggio 2014

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