In poco più di 15 giorni, nel 2021, in Colombia si sono registrati ben 16 casi di femminicidio.
A segnalarlo è Gloria Yamile Roncancio Alfonso, direttrice della Fundación Feminicides Colombia.
La cosa preoccupante è che in numerosi casi le vittime sono minorenni.
È il caso di Maira Alejandra Orobio, di 11anni, di Guapi, nel dipartimento sudoccidentale del Cauca, torturata, violentata e uccisa la notte del 10 gennaio; il suo corpo nudo e martoriato è stato rinvenuto dalla polizia la mattina seguente.
La stessa sorte è toccata a María Ángel Molina, di4 anni, il cui cadavere è stato ritrovato, dopo due giorni ricerche, nell’Armagh, nel settore del Plan del Oro.
La bambina era stata rapita da casa il 10 gennaio, mentre si trovava con la sorellina di 18 mesi e con la madre. A sequestrare la piccola é stato un uomo che la donna aveva conosciuto tramite un social network.
Il 13 gennaio il suo corpo è stato ritrovato senza vita.
Il giovane, Juan Carlos Galvis Duque, denunciato dalla donna, é un ex soldato. Dopo l’arresto ha confessato di aver gettato il cadavere della bambina nei pressi della foce del fiume Arma.
Secondo una indagine della Fundación Feminicides Colombia, nel 2020, sono stati registrati almeno 227 casi di femminicidio, 33 dei quali nei confronti di bambine e/o adolescenti.
Un fenomeno questo che si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo.
Numerosi sono paesi inospitali per donne e bambine, che non sono al sicuro in nessun luogo. Le loro condizioni di vita, spesso difficili, sono ulteriormente aggravate dal miserevole ruolo sociale che ricoprono. Il valore della vita di una donna di una bambina in alcuni casi è inferiore rispetto a quello degli animali.
Siamo ancora molto lontani dal ottenere quella parità per cui da secoli stiamo lottando.
