SOCRATES, DA GRAMSCI ALL’UTOPIA DELLA DEMOCRAZIA CORINTHIANA

Tempo di lettura: 4 minuti

LA DEMOCRAZIA CORINTHIANA

Italia, 1984. Un uomo con una folta capigliatura, giunse a Firenze proveniente dal Brasile. Era un uomo diverso. Era un calciatore diverso. Poco dopo lo sbarco un giornalista gli chiese: “chi è l’italiano che stima di più, Mazzola o Rivera? ”Il calciatore rispose: “non li conosco. Sono qui per leggere Gramsci in lingua originale e studiare la storia del movimento operaio.” Quell’uomo si chiamava Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, meglio noto come Sócrates. Sócrates nacque a Belém il 19 febbraio 1954. Il padre proveniva da una famiglia povera dell’Amazzonia; autodidatta e appassionato di lettura, amava i classici greci. Il padre Raimundo, benché non avesse studiato molto, lo chiamò come il filosofo greco dopo aver letto La Repubblica di Platone e riuscì a mandarlo a scuola e all’università, permettendogli di laurearsi in medicina. Inizialmente Sócrates non esercitò la professione, preferendo l’attività di calciatore. Iniziò la sua carriera sportiva nel Botafogo di Ribeirão Preto nel 1974. 
Dal 1978 al 1984 militò poi nel Corinthians, di cui fu anche capitano. In questa veste si rese protagonista di un curioso caso di autogestione dei calciatori, noto come democrazia corinthiana: i giocatori rifiutarono l’autorità dell’allenatore e, al motto «essere campioni è un dettaglio» preferirono, per tre anni, allenarsi da soli, votando ogni scelta, coinvolgendo però anche tutto lo staff tecnico. Bisogna tener conto che in quel periodo il Brasile era sotto dittatura. L’impatto simbolico di quella scelta, insieme alle scritte a favore della democrazia che i giocatori esibivano in campo sulle magliette, fu notevole, e la Democrazia corinthiana è ancora oggi ricordata in Brasile come una delle più importanti forme di resistenza messe in atto durante il governo dei militari. 
Forse non tutti ricordano che anche in Brasile vi era una dittatura. Il governo militare brasiliano, conosciuto anche come regime dei Gorillas o Quinta Repubblica brasiliana fu una dittatura militare autoritaria che governò il Brasile dal 1º aprile 1964 al 15 marzo 1985 nel contesto della Guerra fredda. Cominciò con il colpo di Stato del 1964 guidato dalle Forze armate brasiliane con la destituzione di João Goulart, il quale, essendo vicepresidente, era entrato in carica come presidente del Brasile dopo le dimissioni del presidente democraticamente eletto Jânio Quadros, e terminò quando José Sarney entrò in carica come presidente il 15 marzo 1985. 
Nel 1984, Socrates venne acquistato dalla Fiorentina per 5,3 miliardi di lire. I tifosi si aspettavano molto da questo giocatore. Socrates però deluse le attese, dimostrandosi troppo lento per il gioco della squadra. Nonostante avesse un contratto per altre due stagioni, nell’estate 1985 ritornò in Brasile, prima al Flamengo e poi al Santos, dove chiuse la carriera nel 1988. Ritiratosi dal mondo del calcio iniziò la carriera di medico svolgendo, anche, l’attività di commentatore televisivo. Nel corso del 2011 Sócrates fu ricoverato più volte in ospedale per disturbi all’apparato digerente e intestinale, causati dall’abuso di alcol e sfociati poi, a settembre, in un’emorragia intestinale complicata da una cirrosi epatica in atto. Il 3 dicembre fu ricoverato nuovamente a causa di un’infezione intestinale che ne provocò la morte il giorno dopo. Sócrates aveva previsto tutto già nel 1983 dicendo: «vorrei morire di domenica, nel giorno in cui il Corinthians vince il titolo», e l’ex giocatore è scomparso proprio nel giorno in cui il Corinthians si è laureato campione nazionale; al triplice fischio della gara con il Palmeiras, migliaia di tifosi hanno omaggiato il “Dottore” andando in pellegrinaggio sulla sua tomba.

Fabio Casalini






BIBLIOGRAFIA

  1. William Dalrymple, Dalla montagna sacra, BUR, 2002
  2. Lorenzo Iervolino, Un giorno triste così felice66thand2nd, 2014
  3. Andrew Downie, Il Dottor Socrates. Calciatore, filosofo, leggenda’, Milieu, Milano, 2018

CONDIVIDI

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin
Condividi su pinterest
Condividi su whatsapp
Condividi su email

COMMENTI

ARTICOLI CORRELATI

Le nostres storie direttamente nella tua mailbox