I 547 RAGAZZI ABUSATI DEL CORO CATTOLICO DI RATISBONA

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CORO DI RATISBONA

Ratisbona è una bella città della Baviera, in Germania.
Dal 2006 il suo centro storico è considerato patrimonio UNESCO.
Tra i suoi edifici di maggior pregio c’è il Duomo di San Pietro, importante esempio dell’architettura gotica tedesca. All’interno del Duomo risiede il più antico coro di voci bianche del mondo, diretto dal 1964 al 1994 da George Ratzinger, fratello del papa emerito Benedetto XVI, Joseph Aloisius Ratzinger.
In seguito ad insistenti voci, che indicano il Coro come centro di una serie di abusi, la Chiesa di Roma incarica l’avvocato Ulrich Weber di fare luce sui fatti accaduti, per capire se quelle voci sono solo diffamanti oppure sono basate su fatti realmente accaduti.
Quello che emerge è un’inchiesta colossale.
Nel periodo preso in esame, 1945 – 1994, sono 547 i casi accertati di abusi: violenze verbali, fisiche, minacce, percosse, privazione del cibo, umiliazioni, violenze sessuali, 67 confermate.
50 anni di inferno, per cui nessun colpevole, nonostante ne siano stati individuati 49, sarà processato e condannato, perché i reati sono prescritti, perché gli aguzzini sono morti o intoccabili.

Omertà, silenzio.
Lo stesso vescovo di Ratisbona, Gerhard Ludwig Müller, aveva ricevuto delle denunce nel 2010, ma anziché fare luce, ha preferito tacere, evitare chiarimenti con le vittime, fuggire dalle proprie responsabilità.
Tra le mura del Coro, i bambini, piegati da minacce e castighi, vivevano nel terrore di ciò che poteva accadere loro, al il minimo errore, per un comportamento ritenuto inopportuno. La “nostalgia” stessa era ritenuta come una forma di disobbedienza, da punire con percosse e umilianti penitenze.
547 le vittime emerse, un numero imprecisato quelle che non hanno avuto il coraggio di raccontare la loro esperienza.

Secondo il rapporto dell’avvocato Ulrich, durane i 30 anni di direzione del coro, George Ratzinger era a conoscenza dei fatti che stavano accadendo; ha fatto finta di non vedere, di non sapere nulla.
Intervistato all’inizio dell’inchiesta, ha sempre respinto ogni tipo di responsabilità, asserendo che “Se fossi stato a conoscenza dell’eccesso di violenza utilizzato, avrei fatto qualcosa (…)”.
Per gli abusi accertati, 2 religiosi erano finiti in passato davanti alla giustizia tedesca: un ex insegnante di religione e vicedirettore di ginnasio-liceo, cacciato nel 1958, e un ex direttore del convitto, condannato nel 1971. Purtroppo sono entrambi deceduti nel 1984 e tutto è finito nel dimenticatoio.

George Ratzinger è morto il 1 luglio di quest’anno e con lui sono sati seppelliti i segreti del Coro del Duomo di San Pietro.
Ancora una volta la polvere del tempo ha coperto la sofferenza di centinaia di bambini, divenuti adulti, la cui infanzia è stata rovinata nel buon nome del Coro.
Il risarcimento economico previsto per alcune vittime non basterà mai a colmare il buco nero in cui sono sprofondate…

BIBLIOGRAFIA

  • https://www.repubblica.it/esteri/2017/07/18/news/germania_547_bambini_vittime_violenza_coro_ratisbona-171058045/
  • https://www.corriere.it/esteri/17_luglio_18/i-bambini-abusati-coro-ratisbona-furono-almeno-547-79dfc3f6-6ba6-11e7-9094-d21d151198e9.shtml
  • https://retelabuso.org/2020/07/01/morto-georg-ratzinger-e-con-lui-i-segreti-dei-547-bimbi-abusati-da-preti-nel-coro-di-ratisbona/

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