La liquidazione del ghetto di Lublino e del campo di Majdanek

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Il 3 novembre, al sorgere del sole, una lunga fila di ebrei cominciò a camminare verso il campo di Majdanek, in silenzio, col freddo pungente che cominciava a ferire le loro ossa. Uomini, donne, bambini, un serpente umano ammutolito dalla paura, dall’incertezza di cosa sarebbe loro accaduto. I soldati erano pronti, riforniti di munizioni e con un solo ordine da eseguire. Liquidazione totale. Il portone del campo si aprì....
Ghetto di Lublino e Majdanek

Per Heinrich Himmler la questione ebraica, ad un certo punto del conflitto, divenne un problema da risolvere quanto prima.
Fu così che nell’ottobre del 1943 si arrivò a programmare l’operazione Erntefest.
Erntefest significa “festa del raccolto”.
L’operazione prevedeva la liquidazione del ghetto di Lublino e del campo di concentramento di Majdanek. Il piano fu pensato in nei minimi dettagli: si cominciò col far scavare ai prigionieri delle buche nei campi, a zigzag, lunghe 2,5 metri e profonde 3, dietro i campi di Majdanek, Trawniki e Poniatowa. L’andamento fu scelto per non far insospettire i lavoranti, che erano convinti di preparare delle fosse che   sarebbero servite in caso di attacco aereo.
Il 2 novembre si tenne una riunione fra tutti gli ufficiali, in cui furono date istruzioni precise su come procedere.
La liquidazione sarebbe cominciata la mattina successiva, alle prime luci dell’alba.
Il 3 novembre, al sorgere del sole, una lunga fila di ebrei cominciò a camminare verso il campo di Majdanek, in silenzio, col freddo pungente che cominciava a ferire le loro ossa. Uomini, donne, bambini, un serpente umano ammutolito dalla paura, dall’incertezza di cosa sarebbe loro accaduto.
I soldati erano pronti, riforniti di munizioni e con un solo ordine da eseguire. Liquidazione totale.
Il portone del campo si aprì.
I prigionieri sfilavano fra due ali di soldati armati, pronti a sparare a chi avesse tentato di uscire dalla fila. Il silenzio assordante fu interrotto improvvisamente da una musica fragorosa che proveniva dagli altoparlanti.
Gli ebrei venivano condotti fino all’ultima fila delle baracche, dove erano costretti a spogliarsi di ogni indumento. Con le braccia alzate, in piccoli gruppi, venivano accompagnati fino alle buche che avevano scavato il giorno prima. Lì li attendava il plotone di esecuzione, composto da più fila di soldati con le armi cariche.
La musica avrebbe dovuto nascondere il rumore degli spari, per chi ancora doveva entrare la campo, ma non ci riuscì.
I primi a cadere nelle fosse facevano da base per chi veniva dopo: per non sprecare neppure un colpo, i prigionieri nudi erano costretti a scendere nelle buche e a sdraiarsi sui corpi sanguinanti di chi era caduto prima. I feriti venivano letteralmente sepolti vivi dai corpi di chi veniva fucilato dopo.
Testimoni silenti di quanto accadde furono gli abitanti dei paesi vicini al campo.
Il problema dell’eliminazione dei cadaveri fu risolto dai tedeschi nel solo modo che conoscevano: col fuoco.
Tutta la zona per giorni fu invasa dall’odore di carne bruciata, la stessa che si diffondeva nell’aria dai crematori e dalle fosse comuni.
Circa 18.400 furono le vittime di questa prima mattanza.
La seconda fase si svolse a Trawniki, dove a morire furono in 6.000.
Infine fu la volta dei prigionieri del campo di Poniatowa, in tutto 14.500 persone.
L’operazione “festa del raccolto” andò avanti per 2 giorni.
Alcuni prigionieri furono risparmiati per il lavoro peggiore: dissotterrare i cadaveri e occuparsi della cremazione. I corpi venivano trascinati dai soldati a cavallo fino al luogo della cremazione, un punto poco distante ai luoghi della fucilazione in cui era state preparate apposta enormi graticole.
Gli ultimi ebrei furono fucilati al tramonto dell’ultimo giorno.
Il ghetto di Lublino era stato cancellato.

BIBLIOGRAFIA

• Daniel Jonah Goldhagen, I volenterosi carnefici di Hitler, Mondadori ed., Milano 1997
• http://www.luniversaleditore.it/2020/07/16/loperazione-erntefest-il-massacro-della-festa-del-raccolto/
• https://it.linkfang.org/wiki/Operazione_Erntefest

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