Hitler e la Tour Eiffel

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il 14 giugno, i tedeschi entrarono a Parigi e si diressero alla Tour Eiffel, per far issare la bandiera direttamente al Führer.
HITLER E LA TOUE EIFFEL

Il 22 giugno 1940 Germania e Francia firmarono un armistizio.
La pace venne siglata nel vagone ferroviario in cui nel 1918 fu firmata ufficialmente la fine della Prima Guerra Mondiale.
Un atto simbolico voluto dallo stesso Hitler, che come tutti, sappiamo era un narcisista che non perdeva occasione per dimostrare la propria superiorità.
Le operazioni su quel fronte erano iniziate in aprile, con l’attacco alle neutrali Danimarca e Norvegia. Solo due mesi dopo la Francia capitolava sotto il fuoco ben organizzato dell’esercito tedesco.
Il 25 giugno gli accordi presi a Compiègne entrarono in vigore.
Poteva accontentarsi il Führer? Poteva bastare quell’atto a saziare la sua sete di rivalsa? Certo che no… Il vagone fu trasferito a Berlino per organizzarvi a bordo i festeggiamenti.
Ma in precedenza era avvenuto qualcosa di ancora più eclatante, che non tutti ricordano.
L’intenzione del capo dei Reich e dei suoi era quella di far sventolare sulla cima della Tour Eiffel la bandiera con la svastica, per dimostrare al mondo la loro supremazia.
Fu così che il 14 giugno, quando i tedeschi entrarono a Parigi si diressero alla torre, per far issare la bandiera direttamente al Führer che era con loro.
Prima fecero un servizio fotografico ai piedi del monumento, posando sorridenti e tronfi per quella nuova conquista. Mancano le foto dalla cima.  Non ne furono scattate e non perché non si siano ricordati di farle o perché avevano finito la pellicola. In realtà quel giorno i tecnici addetti agli ascensori della Tour Eiffel decisero in pochi minuti di sabotare gli elevatori, sostenendo che il guasto fosse riparabile solo con la sostituzione di un pezzo di cui purtroppo non disponevano nell’immediato.
Che fare?  Salire a piedi?
Adolf Hitler quel giorno non salì sulla Tour Eiffel e non lo fece mai. Anche se fu una piccola vittoria, i francesi ebbero la meglio. La bandiera con la svastica venne issata qualche giorno dopo e purtroppo rimase lì per 4 lunghi anni, a ricordare alla Francia che la Germania li aveva conquistati.

BIBLIOGRAFIA

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