Bruciata viva a 5 anni: la storia di Najaf

Tempo di lettura: 2 minuti

Najaf Sultana aveva 5 anni quando suo padre una notte, mentre dormiva, ha deciso di cospargerla di cherosene e di darle fuoco
Najaf Sulana

Najaf Sultana, oggi ha 16 anni. È nata in un piccolo paese del Pakistan.
Quando aveva solo 5 anni suo padre, mentre dormiva nel lettino, ha deciso di cospargerla di cherosene e di darle fuoco.
Per la sua famiglia Najaf era solo un inutile peso, una bocca in più da sfamare, qualcosa di cui disfarsi, senza pietà, senza pentimento.
Ma lei, fragile e indifesa, respinta da quella società in cui la vita di una bambina o di una donna non ha valore, è sopravvissuta.
Ha lottato.
Ha sofferto molto.
Ha subito numerosi interventi chirurgici, 35 in tutto, per rendere meno visibili i segni che il fuoco ha lasciato su di lei quella notte.
Ha perso la vista, ma non il coraggio di affrontate il dolore.
I suoi genitori l’hanno cacciata da casa, forse per punirla di essersi aggrappata alla vita.
Il danno e la beffa.
Il tempo è passato.
È cresciuta la consapevolezza del rifiuto, di non avere un posto in famiglia e nella società, che non possono accettare il suo essere donna.
Ha tentato il suicidio 6 volte.
Oggi Najaf vive in un centro di accoglienza a Damasco. Sta provando ad andare avanti.
Porta sul viso e sulla pelle la sua colpa: essere nata femmina.
Nascere donna in Pakistan non è una grande fortuna e Najaf lo ha capito.
Lo ha imparato molto presto.
Ogni anno, sono circa 850 le violenze sessuali accertate. Molte non vengono denunciate, per vergogna o per paura di essere ripudiate dalla famiglia.
Le mura di casa sono il luogo più pericoloso.
Padri, fratelli, zii, mariti, ma anche madri, sono gli aguzzini.
Cresce anche il numero di vittime di attacchi con l’acido.
Il Pakistan non è la sola nazione pericolosa per le donne. Secondo un recente studio, sono ben 12 i luoghi nel mondo in cui per una donna camminare per strada, dire no, studiare, separarsi, prendere una decisione, significa mettere a repentaglio la propria vita.
Siamo lontane dall’essere libere, dal toglierci di dosso i pregiudizi, dal non avere paura.
Siamo lontane, ovunque…

BIBLIOGRAFIA

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