Premessa: questo piccolo post, già pubblicato sul mio blog personale come presentazione della creazione artistica, è legato ad un altro pubblicato qui da Fabio Casalini, lo replico quindi tra le pagine dei Viaggiatori Ignoranti per dare maggior senso di continuità a due articoli che si tengono per mano. Buona lettura e buona visione! Anna
Nasce prima l’oggetto artistico o l’articolo di presentazione? Domanda spuntata mentre creavo questa piccola pirografia, facendo giocosamente il verso ai giornalisti che chiedono ai cantanti “scrivi prima il testo o la musica?”. È nata come battuta ma ci ho pensato seriamente, concludendo che io non compongo i miei post seguendo un iter preciso: le percezioni che mi stimolano arrivano dalle più disparate fonti, poi le idee partono e incontrano altre percezioni, si mescolano e s’incastrano, un po’ con slancio e un po’ progettando, rimbalzando tra parole appuntate e segni abbozzati, segni e parole, parole e segni e avanti così, finché ad un certo punto vedo proprio quello che voglio mostrare e so quello che posso raccontare.
Questa piccola pirografia è ispirata ad una grande opera che arriva dal passato e che ho conosciuto grazie ad un articolo in cui un amico ne ha parlato; si tratta dell’arazzo di Bayeux e la cometa di Halley che vi compare mi ha immediatamente ispirata.
Per abbozzare il disegno non mi sono accontentata del primo spunto e tuffandomi nel web ho incontrato altre curiosità ed interpretazioni. Ho innanzi tutto trovato interessante sapere che, tecnicamente, il famoso “arazzo” non è un arazzo ma una tela di lino, lunga quasi 70 metri e composta da nove pannelli di diverse lunghezze, con una banda centrale di 33 cm e bordure superiori ed inferiori di circa 7 cm ognuna e che la tela è stata ricamata utilizzando quattro tipi di punto, dati da più mani che hanno lavorato in contemporanea, con fili di lana colorata in dieci tonalità ottenute a partire da tre tinture naturali (info tratte da www.bayeuxmuseum.com).
Riguardo alle altre reinterpretazioni/riproduzioni viste, quelle che mi hanno più incuriosita sono dei francobolli ispirati alla cometa o ad altre scene della tela o anche ad Edmond Halley ; molti sono stati emessi nel 1986, in occasione di un passaggio della cometa e dei trecento anni dalla visita di Halley all’isola di sant’Elena, dove fece alcuni dei più importanti studi astronomici.
Perdermi tra immagini e curiosità ha stimolato molto i miei gesti creativi ma il richiamo all’arazzo di Bayeux resta forte, perchè tutte le ricerche gli hanno girato intorno e perchè essendo affezionata all’arte del ricamo non potevo che ispirarmi ad esso in particolare; mi hanno però fatto notare che i colori della pirografia fanno pensare più a del vimini intrecciato che a dei punti di filato! Poco male, anzi, come sempre mi piace quando una cosa che realizzo stimola idee e sensazioni diverse da quelle da cui sono partita o a cui sono approdata io.
Chissà a quante altre menti creative questo arazzo avrà suggerito idee, per non parlare della cometa (probabilmente ben prima di prendere il nome da Halley ha ispirato anche Giotto)… spero che vi sia piaciuto scoprire la mia e prima di lasciarvi a curiosare altrove vi do l’arrivederci al prossimo post tra realtà e fantasia!
Anna Bernasconi
(blog personale al link annabernasconi.blogspot.com)