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G. C. Procaccini. Costantino riceve gli strumenti della Passione (Castello Sforzesco) |
Milano romana è una metropoli cinta da un doppio giro di mura cremisi. Teatri, templi e palazzi risplendono d’oro: “il numero di terme, basiliche e anfiteatri è tale da non temere il confronto con la stessa Roma”, afferma il poeta e storico Decimo Magno Ausonio.
Mille anni di storia e arte in questa Terra di Mezzo.
Atmosfere riflesse sulle cupole delle venerande basiliche dedicate ai santi Ambrogio, Lorenzo ed Eustorgio, Nazaro e Simpliciano. Al loro interno, ben prima che Ravenna imperasse, il fulgore dei mosaici dorati indica la strada dalla città terrena a quella celeste, ispirando meraviglia e stupore.
284-402 d.C.
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Patera di Parabiago, con Cibele e Attis (Milano, museo archeologico) |
\”Impossibile fondare un nuovo Impero su un culto orgiastico e depravato!\” sbotta l’élite filo-cristiana.
Non perdoneranno mai all’imperatore il suo tentativo di riformare il paganesimo: perciò Giuliano è ricordato dai posteri come “l’Apostata”, ossia colui che ha negato il suo vero credo.
Ambrogio, futuro arcivescovo, con il flagello stretto nel pugno dà l’assalto finale alla basilica occupata da Aussenzio, vescovo degli ariani: i seguaci di Ario, profeta berbero, sostengono che il figlio di un Dio unico, eterno ed indivisibile non possa essere considerato a sua volta il Dio incarnato: il concetto confonde le genti, portandole a credere che si tratti soltanto di un nuovo sfogo politeista…
\”No!\” tuona Ambrogio. \”Padre e figlio sono fatti della medesima sostanza\”, e in base a questo principio lui è pronto a spargere sangue. Una sassaiola esplode tra le colonne di san Lorenzo: l’ascesa di Ambrogio da funzionario a vescovo coincide con il trionfo di quelli che poi saranno chiamati \”cattolici\”, almeno finché i barbari non caleranno portando con sé nuovi riti pagani. Ma il tempo della caduta degli dei dal variegato pantheon tardoantico non è ancora giunto: il nuovo pastore di greggi sconfigge il demonio schiantandolo contro una colonna e ritrova le ossa dei protomartiri Gervasio e Protasio, sbranati nel circo ambrosiano: Ambrogio ha perfino piegato l’imperatore Teodosio, sostenitore di una strage di cristiani da parte dei suoi mercenari ostrogoti presso Tessalonica, in Grecia.
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Basilica di S. Ambrogio (Mi) – Il presbiterio |
Ambrogio inaugura il potere temporale della Chiesa cristiana.
La politica estera, nel mondo antico, è una faccenda all’ordine del giorno.
Il tempo passa: il patriarca, logorato, si chiude nella nuova basilica dedicata ai martiri; al ritmo dei canti ambrosiani, da lui stesso composti, osserva una serpe di bronzo…
É il rettile forgiato da Mosè nel deserto: una bestia pagana destinata a rivoltarsi contro il suo stesso creatore.
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Basilica di S. Ambrogio (Mi) – Il serpente del Giudizio |
A quel punto, i mosaici ambrosiani crolleranno al suolo. Qualche tassello inizia già a staccarsi…forse, l’ora estrema non è poi così lontana…
Quando Ambrogio viene sepolto nella sua basilica, il sottile e complesso gioco della politica imperiale passa dalle mani di un uomo di fede dedito alla politica e alla diplomazia a quelle di un vero uomo d’armi: il generale Stilicone, di sangue per metà romano e metà barbarico, è ardito e ambizioso. Di stirpe vandalica ma avvezzo da anni alla civiltà classica, il generalissimo si prepara ad affrontare la violenta calata dei Goti del temibile re Alarico. Il barbuto Ataulfo, cognato del re, rapisce la figlia dell’imperatore, e la sposa con la forza.
Il talamo di Galla Placidia, figlia di Teodosio, promette sogni di gloria imperitura: diventare un augusto.
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Van Dick – S. Ambrogio si scontra con l’imperatore Teodosio |
Stilicone sconfigge i barbari: li ricaccia oltralpe, ma non tutto va per il verso giusto. Lungi dal disintegrare le file dell’orda, si dice che il generale abbia graziato il loro capo Alarico organizzandone la fuga. La situazione, di per sé ambigua, nutre la mente debole e invidiosa di Onorio, figlio vizioso di Teodosio e fratello di Galla Placidia, di idee azzardate e pericolose.
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Dittico di Stilicone (Monza, museo del Duomo) |
Il futuro pare terribile. Sarà proprio così?
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S. Eustorgio (Mi) – Cappella Portinari |
*Tutte le foto tranne il dipinto di Van Dick e il Dittico di Stilicone (wikipedia) sono state scattate dal sottoscritto.