“I paesaggi sono come frasi di un discorso lungo”
Lady Cole nasce a Stockport (Inghilterra) il 24 febbraio del 1819, all’età di 20 anni sposò l’avvocato Henry Warwick Cole e con esso si stabilì a Londra, dove visse fino al 1872.
“Alle 5,30 la magnifica cresta del Monte Rosa era sgombra dalle nuvole ed il sole stava iniziando ad illuminarla. L’effetto dei primi raggi del sole, quando toccarono con la loro morbida, pallida e dolce luce le rocce scoscese – troppo ripide perché la neve potesse fermarvisi – era stupendo. Era impossibile ammirare senza una profonda emozione uno spettacolo di simile solenne maestosità, per di più considerando la sua evanescente e fuggevole bellezza; e lo spettatore non potrà non provare un sentimento di estatica ammirazione per la gloria dell’opera del Creatore. In pochi istanti la magia si ruppe, il colore rosa svanì e la luce del giorno, luminosa ed abbagliante, si stese sul paesaggio.[..]
Alle 11eravamo già in mezzo a filari di viti dalle quali pendevano grappoli ricchi e maturi. Alle 11,45 raggiungemmo Vanzone, da dove, oggi, una strada carrozzabile giunge fino a Domo d’Ossola, ed alle 12,30 arrivammo a Ponte Grande. Ci sembrò quasi impossibile apprezzare appieno questa incantevole valle: è poesia tramutata in realtà e ci fece venire in mente la Valle Felice descritta da Rasselas. Ci attardammo continuando a girarci a guardare il Monte Rosa, la cui vetta nevosa torreggiava alta sopra tutto. Ad ogni svolta della valle ci s’imbatteva in una nuova meraviglia. Ai nostri piedi giacevano, disseminati dalla mano della natura, massi ricoperti da felci e fiori con grande profusione.\”
“Il lago d’Orta è una vera gemma: visto alla luce del mattino in quella lunare, o nelle diverse ore del giorno, quando le luci e le ombre cambiano in continuazione, mostra sempre un fascino che tutti dovrebbero sentire e riconoscere. E’ il più piccolo dei laghi italiani e, da qualsiasi parte lo si attraversi, si può sempre vedere chiaramente la riva opposta, senza mai che abbia l’aspetto di un fiume; e ciò è, secondo Wordsworth, essenziale affinché un paesaggio lacustre possa essere giudicato perfetto. Le rive sono abbastanza distanti da permettere la vista di tutte le bellezze senza poterne distinguere i difetti, e si può proprio affermare che tali bellezze si completano vicendevolmente. All’estremità settentrionale del lago le montagne raggiungono una considerevole altezza, che gradualmente si riduce verso sud. Sono, comunque, tutte di modesta altezza ed il fascino del lago non deriva dalla maestosità quanto piuttosto da una bellezza ricercata ed estremamente raffinata. Non vi può essere piacere maggiore dopo un faticoso viaggio fra le Alpi del raggiungere questo lago e del lasciarsi scivolare sulla sua trasparente superficie in un lussurioso, totale riposo\”.
Le donne quando vanno nei campi a lavorare, portano con sé i bambini: ne vidi due di tre o quattro anni che si divertivano a scalare una roccia coperta d’erba e poi a scivolar giù dal lato più ripido, di tanto in tanto contendendo il possesso della roccia ad una capra che voleva brucare. In una simile circostanza una madre Inglese sarebbe stata di certo in apprensione, in primo luogo per la presenza della capra, quindi per la paura che uno dei bambini potesse rompersi qualcosa. Osservando quei bambini divertirsi, pensai che stavano facendo pratica già in tenera età e che sarebbero diventati ottimi montanari. Più avanti avvertimmo un pianto provenire da un nuovo tipo di culla. La madre del neonato aveva utilizzato un lungo palo orizzontale al quale aveva legato un lenzuolo dove aveva sistemato il bimbo su di un cuscino, realizzando in tal modo una culla primitiva che rispondeva perfettamente alle necessità, perché il bambino non poteva in alcun modo cadere fuori né farsi male. Quando il bimbo piangeva, la madre correva giù per il ripido pendio dove stava lavorando e lo calmava, per poi tornare immediatamente al lavoro, raccogliendo la propria falce e procedendo più veloce di prima per recuperare il tempo perso.
Appesi al muro stavano alcune forme piatte di quel pane nero di segala che costituisce l’alimento principale dei contadini e che talvolta deve essere tagliato con l’accetta. Un pezzo di pane più raffinato, decorato con pezzi di pera ed un sacco di farina indiana, erano le restanti provviste. Su uno scaffale erano posati alcuni cucchiai ed alcune ciotole in legno ma non vedemmo terraglie. Quando arrivò l’ora della sua cena, la padrona prese il pane e vi versò sopra un poco di brodo e ciò costituì il suo pasto.
Il colore prevalente è un intenso blu ceruleo, della più brillante trasparenza e, dopo essersi infranto con creste di bianca schiuma sul suo letto roccioso, di tanto in tanto, sotto rocce a strapiombo, crea ampie e calme pozze di acqua del colore e della lucentezza più intensi.[..]
Era impossibile frenare il nostro entusiasmo e tutti consideravamo quale meraviglia dovesse essere fare il bagno in una di quelle pozze. Tutto, all’intorno, emanava la stessa delicata e gentile bellezza. I picchi sono coperti di boschi, mentre lungo il ciglio della strada si trovano ovunque profumati ciclamini e altri bellissimi fiori selvatici e l’intera scena è di assoluta armonia. Per la prima volta vidi crescere spontaneo il Lycopodium, che noi coltiviamo nelle nostre serre con la felce e che forma bellissime aiuole a Crystal Palace.