Nei quasi 400 anni compresi tra la fine del 1300 ed il 1680 vennero torturati e condannati a morte imprecisato numero di persone colpevoli molto spesso di tenere comportamenti “strani” rispetto all’uso comune e nel casi più gravi additati come maghi, streghe o fattucchiere, molto spesso erano i malcapitati stessi ad autoaccusarsi dopo essere stati logorati da continue torture.
Una lunga lista di giustiziati passò per il patibolo di Piazza della Vetra che era allestito nei pressi dell’ attuale statua di San Lazzaro, che veniva raggiunto tramite un percorso che incominciava dal lato opposto del prato dove ancor oggi si notano delle pietre disposte a T, molti pensano che siano in relazione con il ponte che portava al patibolo, ma non v’è documento a conferma di questa tesi. Tra gli accusati di stregoneria che passarono sulla anonima passarella in legno sul Vetra chiamata, a ragione, Ponte della Morte o dei Sospiri, ricordiamo :
– Marta de Lomazzi o La Mazza (22 Dicembre 1599)
– Isabella Arienti detta la Fa bene e Gabbana la Montina (10 Giugno 1603)
– Doralice de’ Volpi (21 Giugno 1611)
– Antonia de’ Santini (nel 1611)
– La fantesca pavese Caterina de Medici (nel 1617), accusata di aver tentato di avvelenare il suo padrone, Il senatore Luigi Melzi
– Angela dell’Acqua e Maria de’ Restelli (nel 1620)
– Anna Maria Pamolea, padrona, e Margarita Martignona, sua serva (nel 1641)
Se volete leggere articolo dedicato a Sant’Eustorgio: La basilica dei Magi.