“Persecutor”, questo è il titolo dell’ ultima fatica di quel galantuomo di Andrea Carlo Cappi. Ha un solo significato: Morte. Tradotto in italiano sarebbe :”Il Persecutore. Tradotto nella realtà storica significa e ha significato da sempre soltanto omicidio. Non necessariamente il Persecutore deve provenire da oriente! Ma spesso lo è stato…
Chi non ricorda l’oculata politica di quell’assassino di Stalin? A parte certi loschi figuri che volteggiano sulla scena politica attuale,dichiaratamente suoi affiliati, come sorta di asfittici avvoltoi anemici, dalle occhiaie incavate, ma sempre pronti a “succhiare il sangue altrui”…
La Storia ha già decretato il fatto che Stalin fosse un assassino e un dittatore. In quanto a omicidi non fu secondo a nessuno. Inizio’ con il permettere, tramite un trattato di non belligeranza, firmato da Molotov e Von Ribbentrop, l’invasione nazista non solo della Polonia, ma di tutta l’Europa, nonché lo sterminio degli ebrei!
Ma il Potere è il Potere!
Il Potere , si potrebbe dire, lo impone!!!
Frottole…
Il “potere logora chi l’ha\”…
Perché definisco Cappi un galantuomo? Come definireste una persona che si schiera contro le ingiustizie , contro il Potere divenuto mafia? Che fosse un raffinato conoscitore del lessico italiano , ispanico e anglosassone, era cosa nota. Non conoscevamo quanto quest’uomo potesse essere tale. Ma Leonardo Sciascia ne : “Il giorno della civetta” viene in nostro aiuto con il dialogo tra l’ufficiale dei Carabinieri e il boss mafioso per svelarci i paradigmi oscuri di chi tesse trame di Morte :
– –“Le pare giusto far uccidere un uomo ?”,chiede il capitano
– – “ Io non ho mai fatto cose di questo genere. Ma se me lo chiede, cosi’ tanto per discutere, le dico che bisogna vedere che uomo è…”
– – “Ah, perché secondo lei c’è uomo e uomo..”, ribatte l’ufficiale.
– – “Io divido l’umanità in cinque categorie. Ci sono gli uomini veri, i mezzi uomini, gli ominicchi, e poi mi scusi, i ruffiani, e in ultimo, come se non ci fossero, i quaquaraquà. Sono pochissimi gli uomini…I mezzi uomini pochi. Già molti di piu’ gli ominicchi…Sono come bambini che si credono grandi…In quanto ai ruffiani…Stanno diventando un vero esercito…E infine…i quaquaraquà…il branco di oche…Ma Lei , anche se mi inchioda è un uomo..”
– – “E perché mi considera un uomo?”,domanda il Carabiniere.
– –“Perché dal posto dove sta Lei è facile calpestare la gente. Da persone che erano al Suo posto, in altri tempi ho ricevuto offese peggiori della Morte.”
Medina , il protagonista del romanzo, si batte contro queste persone ingiuste,senza valore alcuno della vita altrui e del rispetto della persona, torturatori persino di bambini, nonostante egli stesso sia un criminale, pagato per ammazzare.
Ma…soltanto un killer puo’ uccidere i killers . Cio’ di cui Cappi narra son fatti realmente accaduti nella Romania di Ceausescu, che sembrano essere distanti nel tempo, ma che risultano invece essere attualissimi , rendendo questo romanzo,di cui non vi diro’ altro, non soltanto intrigante e mozzafiato ,ma addirittura degno di essere considerato come monito per tutti coloro che si occupano della “Res Publica” e, per gli amanti del genere,una vera chicca letteraria.
Fabio Vigano’
Andrea Carlo Cappi
MEDINA
PERSECUTOR
Edizioni Mondadori Segretissimo 1615