La sentenza
Non chiedere più alle nubi
di nascondere l’azzurro dei cieli,
o temi forse di scoprire
il chiarore dei miei occhi?
Di me non hai voluto il sangue
falsa cultrice del bello e del buono,
col ferro hai aperto il petto
bevendone assetata l’intimo tutto….
“Dividerai con me il letto nuziale
legittimo; e niente mai potrà separare
il nostro amore, prima che ci avvolga
la segnata morte…”.Hai sentenziato!
Senza Parole
Quel timore mal celato dal gioire del tuo sguardo
tradisce il sentimento ch’è in Te ….
Lontan da Noi, fuori, nel mondo….
l’indifferenza uccide spietatamente
genti inermi e sacrificabili…
Vezzo dei potenti…mai paghi
di sorrisi tintinnanti, falsi e compiacenti…
Tacciono ora dinanzi all’irruente passione!
Attoniti attendiamo l’evento,
che il destino si compia
in un battito d’ali,
nell’agonia dell’oggi…
il vagito del domani…!
Tra le Tue labbra il sussurro dibattuto della preoccupazione
nella speranza il fremere del corpo concesso
alle mie frementi e tremanti mani donato.
Passione
Scorri ancora lenta nelle vene
linfa vitale che nutrì l cuore
Passione con ferro e con fuoco
d’amore c’incendi l’animo.
Ancor non sazia tu emergi
mai doma dagli animi umani,
spaccando i sospesi intimi indugi,
scoprendoci di te frementi amanti.
Le tetre oscurità apparse all’orizzonte
sfumano nel crepuscolare del tramonto;
tace la notte e tacciono gli animi
come assente mi perdo nei tuoi occhi.
“Mina”
Stamane ho trovato
tutta la voglia del tuo amore,
…il desiderio scritto col rossetto…
…Sullo specchio del bagno
hai lasciato scritto il tuo: ”Ti Amo!”…
Ed io…l’ho letto….
Misticismo
Chi le Madonne
per pregare,
chi madonne
da sollevare…
Talaltri solo
Madonne da scomodare.
Gioco di bambini
Dire, fare, baciare,
lettere e testamento…
Dire…sempre ciò che pensi
…se puoi…
Fare, solo ciò in cui credi
se ritieni giusto.
Baciare,
le belle donne sempre;
…anche le madri
talvolta le amanti!
Dire, fare, baciare
gioco di bambini le lettere d’amore…
…I testamenti ai morituri
gli eredi già aspettano…
Il sacrificio
Ritmato rintocco di smarrite onde
come campane a morto sulle rive
zittiscono, come furtivi sguardi,
come silenziosi bisbigli d’amanti
Già rimbombano echi negli anfratti
fendendo il cielo con lame di fuoco,
son mute tutte quelle voci assenti
perduti quegli occhi vuoti astanti…
Ecco il sudore divenuto sangue
versato su l’altare sacrificale,
stillare ancora goccia dopo goccia
forza mai doma, ferita aperta…
I principi
Aria acqua
terra e fuoco,
lor son i principi
vagito e crepuscolo del mondo.
Aria è della brezza
come soffice carezza,
Vento come di tempesta
sospinge nubi chiamandole a raccolta.
Acqua, sussurro di ruscello
dai bagliori argentati del guizzo
acqua impetuosa di oceano
che inorridisce lo sguardo.
Fuoco ha il rossore del caldo
l’impeto dell’uomo
fuoco, ah passione del mondo
bellezza agghiacciante di Vulcano.
Terra ha volto di madre
grembo di umana gente
genera frutti succosi
mirabili messi ondeggianti
pulsanti di passionali amori.
Il tuo potere.
Quando alla fine saremo
evanescenti ombre
indistinte sagome
immerse in brezze fumose …
Quando ci smarriremo
fondendoci l’uno nell’altra
dimentichi del tempo…
allora certamente saremo.
Pretenderai, è certo,
ancora di parlare di potere
tessendo trame subdole,
dimenticando che ti attende l’oblio…
Di sangue e di fuoco.
Come i bianchi scogli i tuoi seni
Emergon impetuosi dalle coltri,
sospinti anche dall’ansante petto
sussultante come mimasse Vento…
e nel possederti ancor in grembo
cingo veemente il sinuoso fianco
rapito dal sempre maggior impeto,
m’ aggrappo fremente su l’un l’altro .
Sono come la stordita falena
al bagliore della pallida luna,
disperato amante in tempesta
in balia ancor delle tue labbra…
Fabio Viganò.