Correva l’anno 1797.
Al congresso cispadano Napoleone esorta:
“La disgraziata Italia è da molto tempo cancellata dal novero delle potenze europee. Se gli Italiani d’oggi son degni di recuperare i loro diritti e di dare a se stessi un governo libero, si vedrà un giorno la loro patria figurare con gloria fra le grandi potenze della terra.”
Napoleone ricorda da Sant’Elena che dopo il suo passaggio per le italiche terre:
“Dopo il mio passaggio, l’Italia non è più la stessa nazione, la sottana …. fu sostituita dall’uniforme; invece di passare la vita ai piedi delle donne i giovani frequentano maneggi e sale d’armi……La coscienza nazionale si era formata.”
Durante il periodo trascorso in Italia, Napoleone e la moglie Giuseppina, si stabilirono anche sull’isola Bella. La leggenda vuole che Giuseppina, talmente innamorata del luogo, cercò di convincere la famiglia Borromeo a cedergliela. Non avendo riposta positiva si “accontentò” della famosa villa d’Este a Cernobbio…..
Sulla vicenda Napoleone all’isola Bella è sempre sorto un equivoco: si racconta che il “grande” corso dormì qui la notte prima della battaglia di Marengo.
Non è assolutamente provato, inoltre è di difficile comprensione come la notte la passò sull’isola e la mattina riuscì ad essere sul campo di battaglia a Marengo, nelle vicinanze di Alessandria. Calcolando che si parla del 1797, risulta davvero di difficile comprensione…..
Vi è una spiegazione “romantica” all’accaduto: nei giorni in cui Napoleone e la moglie si trovavano sull’isola, passeggiando nei pressi di una grande pianta di alloro, il condottiero incise con la lama di un pugnale la parola “battaglia” sul fusto del grande albero….
Tali informazioni risultano da parecchie fonti, una tra le più note è quella del Medoni:
“…uno di questi allori (presenti sull’isola…) attrae l’attenzione per la smisurata mole … desta altresì attenzione in quanto credesi che il Bonaparte vi abbia scolpito la parola battaglia quando visitò l’isola in compagnia della moglie ….”
Una fonte diversa racconta questo: non era affatto Giuseppina che volle acquistare l’isola, ma qualche anno dopo la contessa inglese che si sarebbe accontentata anche dei castelli di Cannero e che poi, per fortuna, si diresse a Como.
La pianta non era un alloro ma un maestoso e bellissimo tasso, oggi cesellato a forma piramidale.
Nella stanza dove Napoleone e Giuseppina dormirono c’è un’incisione che rappresenta il grande condottiero far musica in giardino sotto il tasso.
Napoleone si dirige all’isola bella dopo la battaglia di Milano tornando verso Parigi e vi resta una sola notte il 17 agosto 1797 accompagnato da una corte e esercito di 60 persone. Il generale Louis Alexandre Berthier dormi nella galleria dei quadri che da allora prese il suo nome. Il giorno seguente prima di attraversare il Lago, per raggiungere Laveno, Napoleone si fermo sull’isola madre per cacciare qualche fagiano da portare con sé.