Sarebbe un vero peccato se, passando per la Lunigiana, non vi fermaste a visitare Sarzana.
Merita…Non ci sono parole adeguate per rendere al meglio la sorpresa che l’antica colonia romana di Luni vi riserverà. A parte il calore delle persone che si faranno in quattro per meglio consigliarvi, scoprirete un mondo nascosto, come racchiuso in uno scrigno.
Raggiungo Sarzana che è tardo pomeriggio. Parcheggio poco distante dal centro storico e, come prima cosa visito la Pieve di Sant’Andrea e la Cattedrale di Santa Maria Assunta.
La Pieve risale al X° secolo D.C. e si caratterizza per struttura medioevale.
La facciata presenta a lato un bel campanile dalle eleganti bifore, trifore e quadrifore, mentre un Sidus, stella ad otto punte, collocata sopra il portale, ne impreziosisce la struttura. Il portale è postumo rispetto la data di costruzione della Pieve di Sant’Andrea.
La Pieve risale al X° secolo D.C. e si caratterizza per struttura medioevale.
La facciata presenta a lato un bel campanile dalle eleganti bifore, trifore e quadrifore, mentre un Sidus, stella ad otto punte, collocata sopra il portale, ne impreziosisce la struttura. Il portale è postumo rispetto la data di costruzione della Pieve di Sant’Andrea.

Sarebbe risalente al cinquecento. L’interno è a pianta rettangolare con belle arcate caratterizzate da decori.
Da vedersi, nel presbiterio, il bel fonte battesimale marmoreo attribuito al Morelli. La cattedrale di Santa Maria Assunta, inizia ad essere costruita nel duecento.
Viene terminata soltanto nel 1474 d.C.
Di stile romanico-gotico ha una fantastica facciata in marmo con relativo rosone gotico, caratterizzata dalla presenza, in alto a sinistra, della cosiddetta Elsa di Spada, sorta di Excalibur che ne trafigge il marmo rimanendovi intrappolata!
Oscuro il motivo della sua reale presenza.
Viene terminata soltanto nel 1474 d.C.
Di stile romanico-gotico ha una fantastica facciata in marmo con relativo rosone gotico, caratterizzata dalla presenza, in alto a sinistra, della cosiddetta Elsa di Spada, sorta di Excalibur che ne trafigge il marmo rimanendovi intrappolata!
Oscuro il motivo della sua reale presenza.
All’interno vi trovo dipinti pregevoli di Domenico Fiasella, artista locale del cinquecento.
Si segnala inoltre un crocefisso dalle mirabili fattezze , meglio noto come Croce di Mastro Guglielmo, risalente al 1138.
Si segnala inoltre un crocefisso dalle mirabili fattezze , meglio noto come Croce di Mastro Guglielmo, risalente al 1138.
Vista l’ora mi reco immediatamente a visitare La Cittadella di Sarzana e la Fortezza di Firmafede eretta da Lorenzo De’ Medici, detto il Magnifico.

Rientro in centro storico.
Rimangono solo due porte risalenti alle antiche mura: Porta Parma e Porta Romana. Deciso, mi reco verso Porta Romana. Lì, mi han suggerito di andare a cenare. Osteria dei Sani è il nome del locale.
Lì troverete oltre ad un servizio ottimo anche sapori raffinati. Riusciranno a stupirvi con cibi all’apparenza semplici ma che al palato parranno essere da subito frutto di sapienza culinaria. Mangio tagliolini con fiori di zucca, bacon e mozzarella di bufala. A seguire ho chiesto delle coscette di pollo marinate al vino rosso e salsa di mele.
Il tutto ,bagnato da rosso locale.
Il tutto ,bagnato da rosso locale.

Troverete l’Osteria in via Torrione Testaforte.
Devo solo aggiungere che il menù viene variato ogni tre, quattro settimane.
Potrete gustare carne, pesce e cibo vegetariano.
Potrete gustare carne, pesce e cibo vegetariano.
All’Osteria dei Sani termina in modo eccellente la mia visita alla città di Sarzana. Non son riuscito a rivedere quel capolavoro della Chiesa di San Francesco.
A voi mi permetto di suggerirne la visita, come a Casa Bonaparte, al Teatro Impavidi nonché Palazzo Perentucelli -Calandrini, nonché il Palazzo Comunale di Sarzana. Gustatelo nel contesto della piazza, magari la sera… in dolce compagnia.
Vi stupirà…
Fabio Viganò