Bolzano: castelli, campanili e knoedel!

Quali sono i motivi per fermarsi qualche ora a Bolzano?

Il tetto policromo del Duomo (Dom) ed il suo bellissimo e slanciato campanile sono un motivo che già da soli valgono la sosta. La chiesa è dedicata a Santa Maria Assunta. La particolarità di questo edificio? durante i lavori di restauro eseguiti subito dopo la seconda guerra mondiale vennero alla luce i resti di ben tre chiese precedenti…..

Nelle immediate vicinanze della città si trovano due bellissimi castelli: il primo è castel Mareccio facilmente raggiungibile dal centro storico e contornato da una grande schiera di vigneti; il consiglio è quello di raggiungerlo in bicicletta; nel centro città vi è solo l’imbarazzo della scelta per il noleggio. Possiamo tranquillamente dire che vista la posizione centrale di questo castello, servì più da residenza che da difesa…

Il secondo è Castel Roncolo famoso per un bellissimo ciclo di affreschi che raffigurano la vita sociale e civile nel Medioevo; anche questo castello è nelle vicinanze della città e lo si può raggiungere in una decina di minuti, oppure se avete ancora voglia di pedalare in circa una ventina di minuti su strada mai difficile; l’ultimo tratto consiglio di farlo a piedi data la durezza della salita. E’ chiamato

Il Maniero illustrato, nome che deriva dalla presenza costante di diversi cicli di affreschi che ricoprono le pareti del castello.

Il castello è in posizione dominante sull’ingresso della val Sarentino; è situato sopra uno sperone di roccia a picco sul torrente Talvera che passa poco sotto. La costruzione del castello potrebbe risalire al 1237; già nei primi anni seguenti il castello venne gravemente danneggiato a causa dei continui assedi. Il castello venne ricostruito nelle forme odierne alla metà del XIV° secolo. Il castello divenne di proprietà del comune di Bolzano solamente alla fine del XIX° secolo.

Tornati nel centro storico della città da ammirare la casa al Torchio (Torgglhaus) ristorante all’interno di una bellissima casa del 1200.
Dopo questo giro culturale è ora di fare una sosta in qualche trattoria (Gasthaus) per assaggiare i piatti tipici della cucina altoatesina: si comincia con un ottimo antipasto di affettati e formaggi, si passa ai conosciutissimi canederli (knoedel) e si può finire con una delicata fetta di qualsiasi tipo di torta alla frutta oppure con uno strudel; se tra il primo ed il dolce avete ancora spazio per qualcosina vi consiglio un ottimo piatto di gulash.


Fabio Casalini.

BIBLIOGRAFIA

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