Castel del Monte è famoso per la sua forma ottagonale. Su ognuno degli otto spigoli sorge una torre costruita in pietra locale. Il castello si compone di due piani su ognuno dei quali sorgono otto stanze tutte comunicanti tra loro, tranne la prima e l’ultima.
Il collegamento tra i due piani del castello avviene tramite tre scale a chiocciola inserite in altrettanti torri.
All’interno delle torri oltre alle scale sono presenti cisterne per la raccolta dell’acqua piovana (convogliata nelle stanze tramite un ingegnoso sistema di trasporto) e bagni dotati di latrina e lavabo primitivo.
La forma geometrica dell’ottagono ha il significato di resurrezione ma anche di mediazione tra la terra ed il cielo.
Il numero otto si ripete all’infinito all’interno ed all’esterno del castello.
Il castello fu commissionato da Federico II, ma oggi non vi sono tracce del suo passato, ma….. dopo una ricerca attenta si possono trovare 3 impronte lasciate dall’imperatore stesso che confermano il suo legame con la costruzione del castello. In una sala, quasi nascosto, è scolpito un giglio a tre foglie con stelo: questo fiore è presente nel suo scritto più famoso (ars venandi cum avibus) dove è rappresentato l’imperatore che impugna il giglio. La seconda impronta (tirata per i capelli è dire poco….) è riscontrabile nella somma tra i lati esterni del castello, otto e quelli delle torri che sono 48; la somma 56 equivale agli anni di vita dell’imperatore…..
L’ultima traccia del suo passaggio è riscontrabile nel portone d’ingresso del castello: se vi ponete di fronte ad esso ed immaginate di dividerlo con una ipotetica linea verticale, ecco che apparirà una grande F, iniziale di Federico II.
A questo punto a voi recarvi e credere a quanto riferito……
Fabio Casalini